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Conviene ancora investire sull’azionario USA dopo un anno di Trump?

mercoledì 8 novembre 2017, di Lorenzo Baldassarre

Oggi, 8 novembre, è l’anniversario della vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane. Il gruppo AllianceBernstein ha steso un report in merito al mercato azionario degli USA, che durante il 2017 si è apprezzato notevolmente, grazie alla promesse di realizzazione delle riforme radicali annunciate in campagna elettorale.

L’azionariato USA potrebbe essere saturo, ma secondo AllianceBernstein le opportunità per guadagnare investendo su Wall Street ci sono, come ad esempio sul settore bancario.

Azionario USA in crescita durante il primo anno di Trump

L’arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump ha portato gli investitori a dirottare i propri risparmi sulle azioni statunitensi, catturati dalle riforme radicali che il presidente aveva annunciato in campagna elettorale.

La borsa americana è cresciuta del 20% in un anno, l’indice S&P 500 si trova ai suoi massimi storici e scambia ad un multiplo 19 volte superiore agli utili stimati al 2017. Secondo Bloomberg, 10 strategist azionari americani su 18 fissano il target price sull’indice S&P 500 a 2.500 punti, contro i correnti 2.750, dunque prevedendo un leggero ribasso.

Questi dati lascerebbero pensare all’esaurimento del trend crescente di Wall Street e alla possibilità di un ritracciamento al ribasso.
Kurt Feuerman, manager di AllianceBernstein non è d’accordo e crede che le possibilità di guadagno sull’azionariato USA ancora esistano.

Dove investire sull’azionariato statunitense?

AllianceBernstein sostiene che non è ancora giunto il momento di dirottare gli investimenti su altri settori e aree geografiche, dato che la borsa americana è ancora carica di opportunità.

Le banche rappresentano un settore con buone possibilità di crescita. I valori di Jp Morgan, Bank of America e Citigroup sono sottostimati e scambiano a un multiplo di 14-15 volte gli utili 2017. Questo significa che queste tre banche potrebbero crescere nel prossimo periodo.
Bloomberg, inoltre, calcola che i maggiori istituti bancari potrebbero aumentare i propri profitti lordi del 20% se le proposte dei Repubblicani sul cambiamento delle regole dovessero concretizzarsi.

La riforma fiscale proposta da Trump dovrebbe portare nuove possibilità di investimento sulla borsa americana, soprattutto sui titoli delle grandi multinazionali con forti profitti esteri. Infatti è volere del presidente far rimpatriare i capitali americani all’estero.

La diminuzione dell’aliquota sul reddito delle società rappresenterebbe un’opportunità di investimento su alcuni titoli, soprattutto per le aziende con un’aliquota prossima al 35%.

AllianceBernstein pensa, in conclusione, che dopo un anno di Trump le occasioni di guadagno siano certamente minori, ma esistono. Bisogna solo saperle trovare.

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