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Il 2014 sarà l’anno del Dollaro USA?

martedì 17 dicembre 2013, di Federica Agostini

Dopo un 2013 piuttosto confuso, il 2014 potrebbe riconsegnare al Dollaro Americano il titolo di "Re della Collina" tra le major del mercato Forex? Secondo l’analisi di Piponomics, ci sono almeno tre buoni motivi per supporre che il 2014 sarà l’anno del Dollaro USA, vediamole.

Tapering sì, tapering no?

L’ora X dell’appuntamento di domani con la Federal Reserve si avvicina e nonostante alcuni ritengano ormai imminente la riduzione degli acquisti da parte della banca centrale statunitense, ci sono ancora diverse possibili ragioni che potrebbero indurre la Fed ad un ripensamento. Ad ogni modo, una cosa è certa: l’economia statunitense è l’unica che in questo momento può permettersi di valutare se sia o meno il caso di ridurre (e non aumentare) gli stimoli monetari.

Il consistente miglioramento dell’andamento delle assunzioni nella seconda metà del 2013 ha indotto diversi osservatori a supporre che il FOMC sia ormai in procinto di ridurre il piano del QE. Tuttavia, con una colomba dell’inflazione come Janet Yellen pronta a prendere la leadership della Fed il prossimo anno, il tapering è tutt’altro che scontato. Ad ogni modo, se l’economia a stelle e strisce continuerà a tirar fuori numeri importanti, il Dollaro avrà un solido supporto all’inizio del 2014.

L’accordo sul bilancio

Quasi tutti ricorderanno che in mancanza di un accordo tra Repubblicani e Democratici, lo scorso ottobre il governo USA è stato costretto a dichiarare lo shutdown, la chiusura temporale di tutti gli uffici federali considerati non essenziali. Dunque, se nel 2013 il dollaro è stato in parte vessato dai timori di default e dagli impasse tra le parti politiche, il 2014 si preannuncia più che sereno su questo fronte.

La Camera ha infatti recentemente approvato un piano di bilancio che allontana definitivamente i timori relativi a ciò che sarebbe potuto accadere il prossimo febbraio (data stabilita come deadline per il raggiungimento del tetto al debito). Ora che la classe politica ha deciso di mettere da parte le divergenze ed ha approvato un piano di bilancio (le spese governative saranno limitate a 1000 miliardi di dollari ed il debito sarò ridotto di 85 miliardi nel giro dei prossimi 10 anni) i tori del Dollaro USA hanno via libera!

Gli analisti (e i mercati) lo dicono: avanti col USD

Ad acclamare il 2014 come l’anno del Dollaro ci hanno già pensato gli analisti BNP Paribas che sottolineano come la relativa forza dell’economia statunitense sia la ragione dei futuri guadagni della moneta americana.

Secondo Paul Lambert, capo della Insight Investment di Londra, la politica monetaria delle banche centrali continuerà ad avere un certo rilievo nel quadro delle price action del prossimo anno e i funzionari del FOMC continueranno ad enfatizzare i costi del Quantitative Easing annunciandone, di tanto in tanto, la possibile conclusione.

Anche se secondo gli analisti di Societe Generale sarà proprio la retorica dovish della Fed a limitare i guadagni del Dollaro, la moneta statunitense continuerà ad essere più forte delle altre "per esclusione", visto che le altre banche continueranno ad essere aperte a possibili nuovi interventi espansivi.

Secondo il nostro strategist Nicola D’Antuono nel 2014 ci sono almeno 5 buoni motivi per posizionarsi long sull’USD. Anche secondo voi il 2014 sarà l’anno del super-Dollaro?

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