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Guida al redditometro 2015: novità, adempimenti e scadenze

lunedì 28 settembre 2015, di Francesco Oliva

Con il decreto del Ministero dell’Economia pubblicato il 25 settembre 2015 in G.U. sono state introdotte le nuove regole operative per il redditometro 2015. Viene così messo nero su bianco quanto già applicato nei fatti dall’Agenzia delle Entrate in seguito al parere fornito dal Garante della privacy nel 2013. Ma cosa cambia con le nuove regole previste dal redditometro 2015? Ecco una breve guida al redditometro 2015.

Redditometro 2015: la novità dell’eliminazione dei dati stimati

La novità più rilevante dei nuovi criteri ministeriali previsti per il redditometro 2015 è l’eliminazione del ricorso ai dati stimati per la ricostruzione del reddito attribuibile al contribuente.
L’unica eccezione è prevista per le cosiddette “spese per elementi certi”. Di cosa si tratta? Si tratta di spese derivanti dall’uso di un bene di proprietà del contribuente e già presente nell’anagrafe dell’Agenzia delle Entrate. Di conseguenza, queste spese verranno incluse nel redditometro 2015 pur essendo di derivazione statistica. Dal punto di vista concettuale, quindi, il nuovo redditometro 2015 può essere equiparato sempre di più ad un accertamento sintetico di tipo puro (poiché riduce al minimo le valutazioni basate su dati stimati).

Redditometro 2015: quali elementi di capacità contributiva vengono analizzati dall’Agenzia delle Entrate?

Dal punto di vista operativo il DM 16/09/2015 (“Accertamento sintetico del reddito complessivo delle persone fisiche, per gli anni d’imposta a decorrere dal 2011”, G.U. n. 223 del 25 settembre 2015) ribadisce che gli accertamenti continueranno ad essere effettuati con l’utilizzo della tabella A. Essa contiene le spese sensibili ai fini della ricostruzione reddituale dell’imponibile che può essere ricondotto al contribuente sulla base del redditometro. Tuttavia, il comma 6 dell’articolo 1 del DM 16/09/2015 prevede la possibilità per l’Agenzia delle Entrate di avvalersi di ulteriori elementi di capacità contributiva, anche diversi rispetto a quelli contenuti in tabella. Di conseguenza, la determinazione del reddito sintetico del contribuente potrebbe essere caratterizzata dall’ingresso di elementi nuovi rispetto a quelli che vengono previsti dalla tabella. Si pensi, per esempio, agli aumenti di capitale sociale o ai finanziamenti soci: in entrambi i casi si tratta di elementi verificabili dall’Agenzia delle Entrate e, di riflesso, utilizzabili nella stima del reddito da attribuire al contribuente.

Guida al redditometro 2015: adempimenti a carico del contribuente

Il funzionamento alla base del redditometro è il seguente: se l’Agenzia delle Entrare si accorge di uno scostamento tra reddito accertato e reddito dichiarato uguale o maggiore al 20% scatta l’accertamento.
In questo caso il contribuente può utilizzare, se esistente, la prova contraria.
In particolare:

  • il contribuente può dimostrare che le maggiori spese sono state sostenute attraverso l’utilizzo di:
    • redditi esenti;
    • redditi diversi da quelli posseduti nello stesso periodo d’imposta;
    • redditi legalmente esclusi dalla base imponibile.
  • il contribuente può contestare le spese, portando a suo favore prove certe che dimostrino l’erronea quantificazione o attribuzione delle stesse.

Guida al redditometro 2015: le scadenze ed i periodi d’imposta da considerare

Con le modifiche apportate alla normativa di riferimento, il redditometro 2015 è applicabile a partire dal periodo d’imposta 2011. Per gli anni 2009 e 2010, invece, l’Agenzia delle Entrate non può più ricorrere all’accertamento induttivo per le voci ammesse dal vecchio DM 24 dicembre 2012. In precedenza, l’Agenzia delle Entrate poteva teoricamente attribuire al contribuente la spesa media ISTAT collegata a queste voci e rapportata alla struttura del nucleo famigliare. Tuttavia, occorre evidenziare come, nel rispetto di quanto osservato dal Garante della Privacy nel 2013, le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate non abbiano mai operativamente applicato questa impostazione.

Guida la redditometro 2015, ecco il testo del decreto ministeriale 16 settembre 2015 con novità, adempimenti e scadenze previste dal nuovo metodo di accertamento sintetico del reddito complessivo delle persone fisiche:

Redditometro-Decreto ministeriale 16 settembre 2015

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