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Greenrail fa il grande passo: la startup italiana si aggiudica commessa in Usa
giovedì 14 dicembre 2017, di
Dalla ricerca al mercato. Finalmente Greenrail fa il grande passo e ottiene una prima, importante commessa dall’americana SafePower1.
La startup italiana nata all’interno di PoliHub nel 2012, madre della traversa ferroviaria sostenibile realizzata con pneumatici e plastica, approda dunque negli Usa con un accordo che vale circa 75 milioni di euro.
L’accordo
L’accordo siglato con SafePower1 rappresenta una svolta nella crescita di Greenrail. Dopo anni di sperimentazione, l’azienda fondata da Giovanni De Lisi e nata all’interno di PoliHub, struttura della Fondazione Politecnico di Milano, è pronta ad aggredire il mercato.
La società a stelle e strisce, formata da un gruppo di imprenditori e investitori, ha apprezzato i prodotti sostenibili realizzati con materiale da riciclo dalla startup italiana.
Così ha bussato alla porta di Greenrail mettendo sul piatto un accordo da 26 milioni di euro che prevede la concessione di licenza di brevetto e del marchio, il trasferimento di know-how, la progettazione e la fornitura degli impianti industriali.
Obiettivo: commercializzare i prodotti Greenrail inizialmente in cinque stati. I lavori del nuovo impianto Usa partiranno a gennaio 2018.
Una bella commessa, dunque, soprattutto se si considerano le royalties sulle future vendite che potrebbero far lievitare il valore dell’operazione a circa 75 milioni di euro.
I progetti futuri
Nelle prospettive della giovane Greenrail ci sono stime positive di crescita con ampie opportunità di continuare a esportare prodotti, competenze e tecnologia anche in altri Paesi nel mondo.
De Lisi non nasconde le difficoltà incontrate in questi anni soprattutto sul fronte dei finanziamenti per la ricerca e le sperimentazioni ma adesso vuole e può guardare al futuro con più ottimismo.
“Abbiamo trattative avanzate in Cina, Arabia Saudita e Francia, mentre altrove, ad esempio in Kazakhstan, pensiamo di produrre con impianti di nostra proprietà, in joint venture con un partner locale”
ha spiegato il fondatore di Greenrail.
Insomma, le basi per continuare a crescere ci sono tutte ed è per questo che Greenrail è già alla ricerca di nuovo personale sia tecnico che commerciale. Anche a seguito di questo nuovo accordo, infatti, le unità impiegate nella startup dovranno aumentare fino a occupare anche una sessantina di persone una volta a regime.
“Ambiente accademico fucina di idee”
Come detto, Greenrail ha visto la luce all’interno dell’incubatore della Fondazione Politecnico di Milano, PoliHub, ottenendo finanziamenti sia nell’ambito del programma Ue Horizon 2020 che da parte di Ecopnes, consorzio che si occupa della raccolta e dello smaltimento di pneumatici usati.
Alla base del successo di questa realtà imprenditoriale, l’utilizzo di materiale riciclato (pneumatici usati, appunto, e plastica essenzialmente) per costruire traverse ferroviarie che in futuro potrebbero diventare ancora più sostenibili e intelligenti.
“Questo successo conferma il valore dell’ambiente accademico come fucina di idee, terreno fertile per produrre innovazione. Ospitata presso PoliHub e supportata dalle competenze dei Dipartimenti dell’ateneo, questa giovane azienda da tempo si distingue per la sua vivacità e intraprendenza. Non stupisce che il mercato americano, più reattivo, abbia dimostrato interesse per il suo potenziale”
ha commentato il rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta.
Insomma, il PoliHub ha tutte le ragioni per festeggiare questo importante accordo consapevole di poter puntare anche sulle altre startup ospitate nell’incubatore milanese, che in aggregato – ha spiegato il ceo di PoliHub, Stefano Mainetti – fatturano oltre 26 milioni di euro.