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Grecia: richiesta di proroga sul finanziamento all’Eurogruppo. Accordo vicino?
mercoledì 18 febbraio 2015, di
La Grecia presenterà la sua richiesta di proroga del prestito di sei mesi giovedì, un giorno più tardi rispetto a quanto inizialmente previsto, secondo un funzionario del governo, come riportato Bloomberg.
Si accetterà l’estensione del programma di aiuti già concordato che prevede liberalizzazioni e privatizzazioni?
Com’è noto Grecia ed Eurogruppo sono stati in disaccordo sulla formula necessaria per estendere il programma di salvataggio con i prestiti di 240 miliardi di euro (274 miliardi dollari) concessi nel 2010 e 2011.
Come arrivare oltre il termine di scadenza di febbraio? Il mancato compromesso rischia di lasciare senza copertura finanziaria e pone la Grecia sulla strada di un default almeno su alcuni dei suoi debiti già dal prossimo mese.
Il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis ha detto che la Grecia vuole mantenere un avanzo di bilancio per il pagamento degli interessi pari al 1,5% del prodotto interno lordo, in pratica meno della metà dell’obiettivo fissato nel programma di salvataggio. Questo è chiaramente un punto critico e non sembra possibile una soluzione tecnica ed è necessario un accordo politico almeno con la Commissione europea.
La richiesta scritta dal governo Tsipras come richiesto è un atto dovuto, altrimenti nessun incontro ci sarà per il vertice straordinario fissato per venerdì.
Per Jeroen Dijsselblom, Presidente dei ministri delle finanze dell’area euro, la Grecia prima deve accettare l’estensione del programma concordato con la commissione europea, BCE e FMI, e poi all’interno del programma - e chiaramente nelle articolazioni - si valuterà la richiesta di una proroga di sei mesi.
Al riguardo la Grecia invierà domani una lettera al presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem con la richiesta di un’estensione di sei mesi del programma di aiuti. Si vuole trovare un terreno comune per un accordo.
Il governo di Atene non farà marcia indietro accettando ancora l’austerità, fatto che considera non negoziabile.