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Grecia mercato emergente? È un pesce fuor d’acqua, lo dicono gli investitori
giovedì 13 giugno 2013, di
Gli investitori che operano sui mercati emergenti sono alla ricerca di paesi con tassi di crescita elevati, scarso debito e segni di un futuro promettente. Ben diversa è la situazione della Grecia, classificata ieri dal MSCI come "economia emergente".
Tuttavia, spiegano gli investitori, tra i paesi emergenti la Grecia è un pesce fuor d’acqua.
Grecia: un mercato emergente?
Nonostante l’avviso di MSCI di classificare la Grecia nell’indice dei mercati emergenti, molti investitori specializzati in questo settore non intendono affatto aggiungere i titoli della Grecia ai loro portafogli.
Quando pensi ai mercati emergenti, di certo non pensi al mercato sommerso della Grecia. Nell’indice dei paesi emergenti, la Grecia è un pesce fuor d’acqua.Brian Jacobsen, capo strategist della Wells Fargo Funds Management
Senza contare che i problemi finanziari che iniziarono in Grecia nel 2009, hanno dato il via ad una serie di reazioni a catena che hanno spinto gli investitori a dubitare dell’intera zona euro.
Dopo salvataggi multipli e un periodo di calma nella crisi del debito in Europa, i funzionari della Grecia cercano di riparare l’economia del paese. Ma la verità è che se paragonata a paesi come Cina, Messico o Sud Corea, la Grecia appare terribilmente indietro.
Mercati emergenti vs. Grecia: ecco le differenze
- Crescita
Secondo Bank of America-Merril Lynch, i paesi che possono essere definiti come "emergenti" cresceranno ad una media del 4.9% quest’anno. Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, l’economia della Grecia subirà una contrazione del 4.2%.
- Rapporto debito/Pil
Lo scorso anno, i paesi in via di sviluppo registravano una media di debito pari al 35% del prodotto interno lordo. Secondo Il FMI, il rapporto debito/Pil della Grecia arriva al 159%.
Alla Grecia conviene?
Secondo Jay Malikowski, portfolio manager per la Boston Company Asset Management, l’essere considerato paese emergente potrebbe aiutare più la Grecia che gli investitori.
Secondo le sue stime, il mercato azionario della Grecia potrebbe ricevere afflussi per 800 milioni di dollari a seguito dell’inclusione del paese nell’indice dei mercati emergenti che avrà effetto a partire dal mese di novembre.
"Comprerei titoli greci? Probabilmente, per il momento no" ha poi aggiunto Malikowski. Serve maggiore deregolamentazione e nuove riforme economiche, ha detto, prima di poter pensare di prendere in considerazione l’idea di acquistare azioni in Grecia.
Perché classificare la Grecia come mercato "emergente"?
Nonostante l’enorme differenza tra la Grecia e la definizione di economia emergente, c’è una ragione razionale che giustifica l’inserimento del paese nell’indice.
Il MSCI classifica i paesi in base alla portata e all’accessibilità dei mercati azionari. La borsa Greca è ormai troppo ridotta per mantenere lo status di paese sviluppato. Attualmente, soltanto due aziende elleniche sono rappresentate negli indici MSCI: la OPAP (-0.47%) e la Hellenic Telecommunications Organization (-6.87%) che insieme rappresentano lo 0.01% del MSCI World Index.
"Non si tratta di quanto le economie siano in buono stato di salute o meno, piuttosto si tratta della liquidità del mercato," spiega Clem Miller, strategist alla Wilmington Trust Investment Advisors. Tuttavia, anche secondo Miller, il fondo per cui lavora non aggiungerà la Grecia alla rosa degli investimenti.
"Negli ultimi anni non abbiamo investito in Grecia. Sarei sorpreso se iniziassimo ora."Clem Miller, Wilmington Trust Investment Advisors
| Traduzione dal Wall Street Journal - For Emerging Markets, Greece Sticks Out as ‘Sore Thumb’ |