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Google potrebbe pagare €3 miliardi agli utenti iPhone
venerdì 1 dicembre 2017, di
Google potrebbe essere costretto a risarcire più di 5 milioni di utenti iPhone con una cifra pari a 2.7 miliardi di sterline (circa 3 miliardi di euro) poiché accusato dalle associazioni inglesi di consumatori di aver venduto i loro dati senza consenso.
Una class action chiamata “Google You Owe Us” è stata lanciata contro il colosso del web per presunte raccolte di dati di navigazione degli utenti iPhone senza il loro permesso. Se l’azione legale contro Big G andrà a buon fine, ogni utente colpito potrebbe ricevere circa 500 sterline di risarcimento, per una cifra totale mai pagata ai consumatori per uso improprio di dati.
L’accusa: Google ha sfidato la privacy di Apple
Secondo i legali che portano avanti la class action, tra giugno 2011 e febbraio 2012 Google avrebbe illegalmente raccolto le informazioni personali di milioni di persone nel Regno Unito, ignorando le impostazioni di privacy predefinite da Apple sugli iPhone.
Gli algoritmi di Google hanno permesso di ingannare gli utenti iPhone e ottenere così i dati personali attraverso il browser predefinito nel telefono, ovvero Safari. Questa azione è nota come “soluzione alternativa a Safari”. Secondo l’accusa questa attività è contraria alla legge perché ha violato la Sezione 4 del Data Protection Act del 1998, e quindi gli utenti possono chiedere il risarcimento.
Google dovrà risarcire gli utenti
I legali di Google dovranno presentarsi davanti i giudici nel 2018 per rispondere dell’operato dell’azienda. Se la class action avrà esito positivo i possessori di iPhone potranno effettuare una registrazione per richiedere il risarcimento tramite un modulo online.
Peter Vicary-Smith, amministratore delegato di Which?, associazione che difende i diritti dei consumatori in Inghilterra, ha dichiarato che “le persone devono poter affidarsi alle grandi aziende come Google poiché svolgono un ruolo importante nella nostra vita di tutti i giorni. Ma perché la sua buona reputazione venga premiata, Google non può sfruttare le informazioni degli utenti senza il loro consenso. Questa campagna dovrebbe responsabilizzare i consumatori portando la questione sotto le luci dei riflettori e consentendo alle persone colpite di chiedere, giustamente, un risarcimento collettivo”.
Si attende la replica di Google.