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Gli eventi della settimana: Btp Italia, nomine di Stato e blocco trattativa Alitalia-Etihad

sabato 19 aprile 2014, di Marta Panicucci

Settimana molto intensa soprattutto dal punto di vista economico e delle aziende di Stato. Lunedì infatti è iniziato il collocamento dei tanto attesi Btp Italia, il titolo di stato indicizzato all’inflazione nazionale. Martedì invece, il governo ha presentato la lista dei nuovi vertici delle aziende pubbliche, accontentando da una parte chi chiedeva aria nuova nei gioielli statali, ma dall’altra facendo sborsare allo Stato quasi 20 milioni di euro per le buonuscite. Notizia shock della settimana la probabile rottura della trattativa tra Etihad e Alitalia per l’ingresso della compagnia araba nel vettore italiano in profonda crisi economica.

Sotto il cielo della politica si continua a lavorare al decreto lavoro, al quale sono state apportate alcune modifiche della commissione lavoro della Camera. Non si placano le polemiche circa il tetto agli stipendi dei manager e le problematiche per le coperture per i famosi 80 euro per coloro che ne guadagnano 25.000 annui.

Lunedì 14 aprile
E’ iniziata lunedì l’emissione del Btp Italia, il titolo di stato indicizzato all’inflazione nazionale. Il tasso minimo reale garantito è stato fissato all’1,65%, il livello più basso di tutte le emissioni avvenute finora. Il Tesoro in questa occasione, come nelle 6 emissioni precedenti, si è riservato la possibilità di chiusura anticipata del collocamento.

Sempre sul fronte economico interno arriva la notizia della bocciatura, da parte dell’assemblea della banca popolare di Milano della riforma dello statuto. Piero Giarda, nel ruolo di Presidente del Consiglio di Sorveglianza della Banca Popolare di Milano aveva elaborato una proposta di modifica della governance dell’istituto, bocciata però dall’assemblea.

Altre novità arrivano dalla politica: La Commissione Giustizia della Camera ha dato il primo via libera al divorzio breve, che diventa così più veloce e semplice.

Martedì 15 aprile
Argomento del giornio di martedì è certamente stata la lista di nomine diffusa dal governo Renzi dei vertici delle principali aziende di Stato. Molte novità e quote rosa nei Cda di Eni, Enel, Finmeccanica e Poste.. Questa rivoluzione ai vertici delle aziende pubbliche però costerà allo Stato almeno 20 milioni in buonuscite.

Sul fronte europeo arrivano novità circa le commissioni per i pagamenti con carte di credito e bancomat. e un importante passo avanti verso l’Unione Bancaria. Arriva l’ok per il nuovo meccanismo per la risoluzione delle crisi bancarie.

Mercoledì 16 aprile
Esordio negativo per Anima Holding a pizza affari, nel giorno del debutto il titolo perde oltre 3 punti percentuali.

Mercoledì mattina il Tesoro ha annunciato la chiusura anticipata del collocamento dei Btp Italia. Dopo contratti di sottoscrizione per un controvalore di 9,46 miliardi, il Ministero del Tesoro ha deciso di anticipare la chiusura alle ore 14.

Sempre sul fronte degli investimenti, torna a far parlare di sé Monte dei Paschi di Siena che ha annunciato il possibile innalzamento dell’aumento di capitale a 5 miliardianziché 3 come inizialmente approvato.

Giovedì 17 aprile
Azienda protagonista della giornata di giovedì è stata certamente Telecom. Dopo un’assemblea fiume di quasi 12 ore, condita da diversi colpi di scesa, è stato eletto il nuovo presidente Giuseppe Recchi.

Giovedì mattina dalle colonne del Messaggero inizia a diffondersi una notizia shock: sembra che Etihad, la compagnia di bandiera araba, abbia interrotto la trattativa per l’acquisto del 40% circa di Alitalia per questioni tecniche e politiche.

Sempre sul fronte delle aziende, arriva la notizia che la Fineco ha inoltrato domanda di ammissione alla Borsa italiana e inviato il prospetto alla Consob dalla quale si attende adesso il via libera..

Intanto a Wall Street sbarca Weibo il corrispettivo cinese di Twitterche debutta sul Nasdaq.

Venerdì 18 aprile
La giornata di ieri si è aperta con la notizia di un lutto che ha colpito l’America latina e il mondo intero. A 87 anni è morto il premio Nobel Gabriel Garcia Marquez.

Sul fronte interno, la commissione Lavoro della Camera ha apportato le prime modifiche alla riforma del lavoro. In particolare scende da 8 a 5 il numero massimo di proroghe per i contratti a termine e le aziende con più di 30 dipendenti hanno l’obbligo di assumere almeno il 20% degli apprendisti.

Altro argomento scottante è quello del taglio agli stipendi dei lavoratori statali. In settimana infatti è arrivata la notizia che le forbici di Cottarelli non colpiranno soltanto gli stipendi dei manager, ma anche quelli dei dirigenti di fascia inferiore. Ma secondo quanto si mormora a Palazzo Chigi è probabile che alla fine qualcuno si salvi, in particolare la Corte Costituzionale, Bankitalia, Authority, Poste e Ferrovie.

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