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Grecia, la Germania è scettica: concretizzare il piano di riforme in cifre

giovedì 26 febbraio 2015, di Felice Di Maro

Sembra senza rilievo l’intervista di Wolfgang Schaeuble, ministro tedesco delle finanze - in linea con le dichiarazioni di Angela Merkel - dove la Germania si rivela scettica riguardo la capacità della Grecia di adempire ai termini dell’accordo con l’Eurogruppo.
Prima si concretizzi il piano di riforme in numero e poi si realizzi.

E intanto il premier della Grecia Alex Tsipras ha sospeso il campionato di calcio per motivi di sicurezza per le rivalità tra i tifosi delle varie squadre.

Schaeuble, ministro delle finanze tedesco, alla radio Swr è stato chiaro:

"Gli impegni sulle riforme presentate da Atene all’Eurogruppo dovranno essere concretizzati in cifre e poi realizzati".

Logico, ma a quanto pare lui stesso nutre dei forti dubbi. Ha dichiarato che la Grecia "se adempierà pienamente a tutto ciò, allora riceverà i pagamenti collegati. Ma se non rispetterà pienamente a tutto ciò non ci saranno pagamenti".

Sembra proprio che l’alleggerimento del debito sovrano della Grecia sia una questione tra persone e non fra Paesi che hanno adottato la moneta unica.
Che bisogno c’è di fare queste dichiarazioni? Lui è un ministro di uno stato, la Germania, che è uguale agli altri 18 Paesi che che fanno parte dell’area euro.

"Non un solo euro sarà pagato prima di allora."

ripete.

Siamo in Europa o no? Il piano in 12 punti è stato presentato a seguito di un’Intesa approvata dall’Eurogruppo o no? Non si spiegano questi annunci così articolati e mirati quando bisogna aspettare di assistere alle dinamiche per i prossimi quattro mesi ma il ministro tedesco sembra che ignori che la Grecia abbia bisogno di liquidità.

E non è il solo. Anche Angela Merkel, la cancelliera tedesca afferma che "è gratificante se pensiamo a quello di cui si parlava qualche settimana fa" riferendosi alle posizioni di Tsipras che non voleva accettare solo piani di austerità.
Quando dice che "nelle ultime settimane abbiamo dimostrato di essere in grado di fare compromessi" sembra lanciare un messaggio importante, ma subito: "non basta e c’e’ ancora molto lavoro da fare".
Cosa vorrà ancora?

Ma i commenti dalla Germania sulla situazione Grecia non sono ancora finiti.

Anche il portavoce del ministero delle Finanze tedesco, Martin Jaeger, completa: "è ancora troppo presto per parlare di un terzo piano di aiuti per la Grecia".

Ma è un portavoce o no?
Dichiara che "non è all’ordine del giorno una linea di credito precauzionale".
Perché? Ecco la verità:

"Nelle scorse settimane si è persa molta fiducia nella Grecia, ora deve riconquistarla".

Il finale è il programma della Germania? Speriamo di no. Eppure ecco cosa dice:

"Se il governo greco vuole decidere in questo senso deve farlo concordandolo con la Troika".

Ma la Troika vale ancora come termine? Non era stata abolita?

Il portavoce del ministero delle Finanze tedesco, Martin Jaeger dice che è possibile un rinvio delle privatizzazioni greche. Vedremo.

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