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Franceschini ammicca a Berlusconi: “Abbandoni i populisti, facciamo insieme la legge elettorale”
martedì 9 maggio 2017, di
Dario Franceschini lancia un accorato appello a Silvio Berlusconi, affinché rompa in maniera definitiva con i populisti e si sieda assieme al Partito Democratico al tavolo tecnico per dare forma alla nuova legge elettorale.
Rompe gli indugi Dario Franceschini, che in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera decide di rivolgersi in maniera diretta a Silvio Berlusconi, chiedendogli apertamente di collaborare assieme al PD per fare la legge elettorale.
Ma non solo. Il ministro dei Beni Culturali si auspica anche che il leader di Forza Italia prenda una decisione forte in tema di alleanze elettorali, dicendo addio alla Lega Nord per rompere quella che per Franceschini è una anomalia tutta italiana.
Dopo settimane di voci, proposte e di ritardi, sembrerebbe ora che ci possa essere l’accelerata decisiva per stilare la nuova legge elettorale, sempre che Forza Italia decida, come sembrerebbe, di raccogliere l’appello di Franceschini.
Franceschini, messaggio a Berlusconi
Abbandona per una volta il gergo politichese Dario Franceschini e, intervistato dal Corriere della Sera, si rivolge in modo chiaro a Silvio Berlusconi, invocando una sorta di gesto di responsabilità nel rompere con la Lega e fare poi assieme la nuova legge elettorale.
Secondo Franceschini, solo in Italia una forza politica populista come il carroccio ha come alleato un partito moderato, facente parte del Partito Popolare Europeo e per giunta con un suo uomo, Antonio Tajani, a capo del Parlamento di Bruxelles.
Ora tocca a Berlusconi attribuirsi una funzione storica che da tempo gli chiede il Ppe, di cui fa parte. Lui ha l’occasione di allineare il nostro Paese al resto dell’Europa, dove Fillon non ha appoggiato Le Pen al ballottaggio, dove la Merkel non si sogna di governare con AfD, dove la May non vuole avere nulla a che fare con Farage. L’Italia non può essere l’unico Paese in cui una forza moderata di centrodestra sta insieme a populisti ed estremisti.
Il ministro dei Beni Culturali poi chiede a Berlusconi anche una decisa accelerata in materia di legge elettorale, visto che nonostante le buone intenzioni dichiarate da tutti i partiti, al momento la situazione è ancora di sostanziale stallo.
Franceschini quindi in un certo modo suggerisce la linea politica a Forza Italia: rompere con la Lega Nord, fare insieme la legge elettorale e poi magari non è detto che si possano creare di nuovo le condizioni per un governo dalle larghe intese.
Molto interessante è che questo appello provenga da uno dei big del Partito Democratico, che negli ultimi tempi spesso viene dato come il vero e proprio pilastro sul quale si fonda la leadership di Matteo Renzi.
Con la sua corrente all’interno del PD, Franceschini infatti può contare su quasi un centinaio di parlamentari, il gruppo più folto all’interno del partito che da sempre ha sostenuto le posizioni di Renzi.
Il messaggio recapitato a Forza Italia arriva quindi da una fonte più che autorevole. Bisogna vedere ora cosa vorrà fare Silvio Berlusconi, che deve adesso prendere una decisione che può essere decisiva per il futuro del suo partito.
Cosa farà Berlusconi?
Per bocca del ministro Dario Franceschini, il Partito Democratico ha fatto la sua mossa. Per far approvare la legge elettorale, sia in commissione sia in Parlamento c’è bisogno di una forte maggioranza anche trasversale.
Già da tempo quindi si parlava di un accordo tra PD, Forza Italia ma anche Movimento 5 Stelle, per cercare di stilare un sistema di voto che possa essere il più condiviso possibile da quelli che, stando agli ultimi sondaggi politici elettorali, al momento sono i primi tre partiti del paese.
Franceschini però si è spinto oltre al semplice auspicare un accordo in materia legge elettorale. Il ministro ha chiesto senza giri di parole a Berlusconi di rompere l’alleanza con la Lega Nord.
Tra alti e bassi, Forza Italia e il carroccio sono alleati da più di vent’anni, governando anche a lungo assieme. Di sicuro però negli ultimi tempi le posizioni tra i due partiti si sono fatte più distanti.
Con l’avvento di Matteo Salvini la Lega Nord ha abbracciato senza dubbio posizioni più estreme e lepeniste, stringendo una sorta di patto di ferro con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.
In più, la sempre maggiore popolarità di Salvini non piace molto a Berlusconi, poco incline a salutare con favore chi potrebbe rubargli tutti i riflettori della scena. Si può dire che di fondo tra i due non corra proprio buon sangue.
Finora però l’alleanza ha retto perché entrambi hanno bisogno dell’odiato alleato, visto che da soli non avrebbero mai i voti per vincere le elezioni mentre al momento, con un centrodestra tutto unito, la coalizione sarebbe in testa.
Cosa farà adesso Silvio Berlusconi? Nel breve con ogni probabilità nulla, visto che nelle ormai imminenti elezioni amministrative il centrodestra ha trovato un’intesa per presentarsi compatto in tutti i maggiori Comuni al voto.
Se dovesse arrivare un ottimo risultato a queste elezioni amministrative, allora Berlusconi potrebbe pensare anche di ingoiare il rospo e tirare dritto nell’alleanza con la Lega, cedendo magari a Salvini o Zaia il ruolo di candidato premier.
Se invece non dovesse andare al meglio, allora Forza Italia potrebbe rompere con il carroccio, arruolando altre formazioni centriste presentando poi alle elezioni un listone dei moderati.
La speranza poi sarebbe quella di un pareggio elettorale, che porterebbe di conseguenza ad un governo dalle larghe intese con il Partito Democratico, ipotesi questa che ormai nei due partiti piace un po’ a tutti.