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Forex: euro torna a 1,2250 sul dollaro in vista del QE nel 2015
venerdì 19 dicembre 2014, di
Il tasso di cambio euro/dollaro è tornato a mostrare un marcato trend ribassista, in linea con la direzione primaria ormai in atto da quasi 6 mesi. L’accelerazione al ribasso decisiva è avvenuta dopo la riunione del Fomc di mercoledì sera, quando l’istituto monetario di Washington ha fatto capire che i tassi di interesse saranno comunque alzati nel corso del 2015, sebbene probabilmente soltanto a partire dalla seconda metà dell’anno. La debolezza del cambio euro/dollaro è riconducibile alla forte divergenza tra le politiche monetarie di BCE e FED.
Da un lato l’Eurotower, nonostante la forte opposizione dei “falchi” tedeschi, si vedrà costretta a introdurre un piano di quantitative easing sui titoli di stato per fronteggiare la bassa inflazione e rilanciare la crescita economica. Dall’altro la Federal Reserve, guidata dalla chairwoman Janet Yellen, ha già azzerato il QE da oltre mille miliardi di dollari l’anno e si prepara ad aumentare il costo del denaro fermo da ben 6 anni nel range 0% - 0,25%. Le aspettative di politica monetaria nettamente divergenti tra le due banche centrali sono alla base della debolezza del cambio.
Inoltre l’economia dell’Eurozona continuerà ad essere fragile e soggetta a rischi al ribasso, mentre gli Stati Uniti stanno già viaggiando a ritmi di crescita che si aggirano intorno al 3%. Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro è tornato in area 1,2250, sfiorando i bottom di 1,2247 toccati lo scorso 8 dicembre. Martedì il cambio era stato capace di salire fino a 1,2570, ma dopo il meeting della FED è nuovamente crollato. La maggior parte degli analisti valutari stima un approdo in area 1,20 tra fine anno e il primo trimestre del 2015.