Kuroda non vuole tassi negativi e il cambio euro-yen perde terreno dopo la decisione della Bank of Japan. Ecco come le differenze tra BoJ e BCE influiscono sul cross EUR/JPY: analisi tecnica e previsioni
Avvio di settimana debole per l’euro nel forex e la stessa tendenza si riflette nel cambio euro-yen (EUR/JPY): il cross risente delle decisioni di Kuroda e della Bank of Japan (BoJ) ed è arrivato a perdere oltre 50 pip dallo scorso venerdì.
Secondo Haruhiko Kuroda, governatore della BoJ, non è necessario applicare tassi di deposito negativi in Giappone, così come avvenuto nell’Eurozona. La decisione non ha portato a grandi salti dello yen, ma sul cambio EUR/JPY si riscontra una certa tendenza al ribasso dopo l’impennata contestuale alle decisioni di Draghi e della BCE.
Bank of Japan, le differenze con la politica della BCE
La Banca Centrale Europea ha adottato tassi d’interesse negativi per i depositi presso la BCE degli istituti bancari come misura per scoraggiare gli investimenti delle banche dell’Eurozona e per promuovere i prestiti a imprese e consumatori. La stessa decisione non è stata presa invece dalla Bank of Japan: Kuroda ha ritenuto questo passo non necessario, dato il prolungato piano di alleggerimento quantitativo e qualitativo (QQE) in corso nel Paese dell’estremo Oriente.
Kuroda: evitare l’eccessiva regolamentazione
In un seminario a Tokyo, il governatore della BoJ ha dichiarato:
“Il nostro QQE ha avuto l’impatto previsto sui mercati finanziari e sull’economia. Le banche hanno aumentato i loro prestiti all’economia reale [...] e il riequilibrio ha avuto luogo. [...] Non pensiamo quindi che dovremmo attuare i tassi d’interesse di deposito negativi”.
Kuroda ha messo in guardia dai rischi di un’eccessiva regolamentazione finanziaria, che sarebbe svantaggiosa per le banche nipponiche: per assicurare la stabilità del sistema finanziario e la crescita dell’economia, il governatore ha affermato che ritiene opportuno mantenere profittevoli le attività di intermediazione finanziaria delle banche.
Euro-yen (EUR/JPY): analisi tecnica e previsioni
Dopo le decisioni della BCE e di Mario Draghi, il cambio EUR/JPY ha raggiunto il target che avevamo individuato a quota 133.56 ed è arrivato fino alla successiva resistenza di 134.57. Al momento la quotazione è alle prese con il supporto del 23,6% del ritracciamento di Fibonacci a 133.41 e nel caso di una rottura ribassista potrebbe tornare fino a 132.69 e 132.32. Nel caso in cui i supporti di Fibonacci riuscissero invece a frenare la discesa del cross euro-yen, la quotazione potrebbe allora risalire verso 134.57 e 135.48, fino ad andare a testare il canale di trend che guida il cambio EUR/JPY dallo scorso giugno.
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