Forex: euro-yen ai minimi di 3 anni, paura Brexit. Verso il crollo a 116,9?

Matteo Bienna

13/06/2016

Il cambio euro-yen apre la settimana registrando nuovi minimi negli ultimi 40 mesi a causa della Brexit e del -3,5% del Nikkei: il ribasso continuerà anche nei prossimi giorni?

Forex: euro-yen ai minimi di 3 anni, paura Brexit. Verso il crollo a 116,9?

Il cambio euro-yen ha abbattuto quota 119 andando a segnare un nuovo minimo a 118,9, dopo una notte nella quale l’indice Nikkei (-3,5%) non ha di certo favorito un alleggerimento dello yen.

Per riuscire a trovare valori del cambio a quota 118 bisogna tornare indietro nel tempo e precisamente nel febbraio del 2013, più di tre anni fa, periodo nel quale euro-yen risaliva dai minimi storici sotto il 100.

La valuta giapponese continua quindi a rafforzarsi in un giugno ricco di incertezze, con una possibile Brexit alle porte, ricoprendo sempre di più il ruolo di principale bene rifugio nel Forex.

Questa settimana sarà tuttavia cruciale per le sorti del cambio, con importanti dati per l’Eurozona, la riunione Fed e anche quella della Bank of Japan, attesa a prendere qualche tipo di iniziativa vista la situazione apparentemente insanabile dello yen.

Dopo aver visto le previsioni per la settimana di euro-dollaro, vediamo ora lo scenario che nei prossimi giorni potrà intraprendere il cambio euro-yen, anche alla luce degli eventi previsti.

Forex, euro-yen: nuovi minimi da 3 anni in attesa di Fed e BoJ

La settimana di euro-yen apre con pessime notizie per il suolo giapponese.

Dopo il -3,5% del Nikkei nella notte, lo yen continua il suo inarrestabile percorso di apprezzamento nei confronti di tutte le altre valute, conducendo il cambio con l’euro ai minimi dal febbraio 2013.

La possibilità che appare sempre più concreta di una Brexit e quindi dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea porta molti operatori di mercato a cercare rifugio in una valuta forte ed esterna alle economie occidentali.

Il cambio è infatti sceso sotto quota 119 e per andare a ritrovare i suoi precedenti nelle stesse zone bisogna tornare indietro di 40 mesi e guardare quindi al grafico settimanale:

La lunga parabola crescente descritta da euro-yen continua il suo lungo ritracciamento, iniziato ormai da oltre un anno e mezzo.

Il cambio viaggia dalla scorsa estate nella parte bassa delle bande di Bollinger senza essere mai riuscito a sorpassare la media mobile a 20 periodi, in celeste.

La quotazione si è fermata al test del supporto a 118,9 durante le prime ore di contrattazione di oggi, ma sembra continuare a spingere decisa al ribasso verso la banda inferiore di Bollinger.

Il prossimo livello di supporto rilevante è a 116,9, una cifra ancora piuttosto distante che però potrebbe essere nelle mire del cambio per questi primi giorni di settimana, in attesa dei nuovi sviluppi in programma.

Oltre ad importanti dati sull’inflazione e sulla produzione dell’Eurozona, che potrebbero sostenere una ripresa dell’euro, sono infatti previste tra mercoledì e giovedì le riunioni della Fed e della BoJ, come osservabile grazie al nostro calendario economico.

Per quanto il dollaro americano non sia coinvolto direttamente nel cambio, le decisioni della Fed e le parole della Yellen potrebbero ri-orientare il mercato sul dollaro o contro il dollaro, lasciando un breve periodo di pausa allo yen o, allo stesso modo, offrire un livello tale di incertezza sul futuro che porti la valuta giapponese a diventare un bene ancora più ricercato dal mercato.

Ma sarà soprattutto la notte tra mercoledì e giovedì a segnare le sorti di euro-yen.

La Bank of Japan è attesa ad esprimersi sui tassi di interesse, già da tempo negativi, e sulle nuove iniziative di politica monetaria che ha intenzione di intraprendere.

Durante l’ultimo meeting la banca centrale giapponese ha preferito attendere le nuove evoluzioni delle politiche già messe in atto, un non-intervento che ha portato lo yen ad accrescere ancora di più il proprio valore nelle ultime settimane.

Il peso che la valuta domestica sta rappresentando per l’economia giapponese, non permettendole una ripresa decisa, necessita nuove tipologie di intervento da parte della BoJ, anche alla luce dell’apertura settimanale dei mercati.

Lo spazioni di manovra è minimo, con i tassi di interesse negativi, ma altri interventi mirati al mercato azionario potrebbero essere portati avanti dall’entourage di Kuroda, come anticipato più volte in passato.

In attesa della seconda parte della settimana le previsioni di euro-yen non possono quindi che prevedere una continuazione del ribasso, che ora vivrà la registrazione continua di nuovi minimi, in attesa che la BoJ prenda in mano la situazione.

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