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Forex, dollaro-yen verso 108.0 con ribasso Nikkei: attenzione a dati USA

venerdì 13 maggio 2016, di Matteo Bienna

Il cambio dollaro-yen, dopo essere risalito dai minimi a 105, da quattro giorni si aggira tra quota 108 e 109.

Le recenti buone prestazioni del Nikkei hanno portato la valuta giapponese a deprezzarsi, concedendo un po’ di ossigeno alla nazione.

Durante questa notta, tuttavia, le prestazioni dell’indice del Giappone sono state negative, portando ad un rafforzamento dello yen.

Allo stesso modo anche il dollaro ha iniziato una giornata ricca di fiducia in vista dei dati di oggi, previsti in rialzo, sulle vendite al dettaglio, come si potrà osservare grazie al nostro calendario economico.

La situazione del cambio dollaro-yen risulta quindi in equilibrio e il governatore della Bank of Japan durante la notte ha espresso nuove parole per restituire fiducia al mercato, dopo l’intervento di due settimane fa che l’aveva fatta crollare.

Vediamo quindi cosa ha affermato Kuroda e quali possono essere le prospettive di giornata per il cambio dollaro-yen.

Bank of Japan pronta ad intervenire per alzare l’inflazione

Durante la nostra notte il governatore della Bank of Japan Kuroda è intervenuto a sostegno delle politiche monetarie tenute dalla banca centrale del Giappone.

Il non-intervento di aprile è stato difeso da Kuroda, che ha affermato la necessità di far passare dell’altro tempo per esaminare le conseguenze delle politiche di allentamento effettuate finora, prima di andare verso nuovi interventi.

Il fine del suo intervento era quello di restituire fiducia ai mercati riguardo l’operato della BoJ mentre il Nikkei, con il suo andamento negativo, preannunciava un’altra sessione difficile per la valuta nipponica.

In particolare Kuroda ha parlato del target del 2% per l’inflazione, obiettivo che la Bank of Japan ha tutta l’intenzione di raggiungere e agirà in maniera decisa a questo scopo.

Le manovre per ulteriori interventi ci sono e il governatore della banca centrale giapponese ha sottolineato come il mercato debba tenersi pronto ad eventuali interventi futuri.

Ci sono possibilità che già tra giugno e luglio la BoJ possa tornare ad intervenire sul mercato, con Kuroda che afferma:

“Non ci sono dubbi che la BoJ ha ampi spazi per nuovi interventi di politica monetaria. Considereremo attentamente come fare milgior uso dei nostri mezzi per raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2%, e il nostro agire sarà deciso con il passare del tempo.”

Vediamo il mercato e dollaro-yen come hanno accolto le parole di Kuroda.

Forex, dollaro-yen: ribaso verso 108.0 in attesa dei dati USA

Il cambio dollaro-yen ha seguito un chiaro percorso di ritracciamento negli ultimi giorni, in seguito all’ultimo intervento della Bank of Japan.

Il crollo che lo ha portato a toccare il minimo poco sopra quota 105,5 ha visto un susseguirsi di tre spinte rialziste che lo hanno condotto, durante la giornata di ieri, fino a 109,2, come osservabile dal seguente grafico H4:

La storia degli ultimi giorni è raccontata attraverso i ritracciamenti di Fibonacci.

Il ritracciamento di dollaro-yen ha avuto come principali aree di accumulazione i livelli di 23.6 e di 50.0, con il cambio che non è riuscito a tagliare il 61.8, segnale che la forza rialzista non era sufficiente ad un ritracciamento completo del trend principale.

Gli ultimi movimenti sembrano di tipo correttivo e stanno riportato la quotazione verso il livello del 38.2.

La prestazione del Nikkei nella notte ha avuto più peso delle parole di Kuroda per il mercato e dollaro-yen sembra avviarsi ad una nuova giornata di ribasso.

Per le 14:30 di oggi, tuttavia, sono previsti importanti dati sulle vendite al dettaglio americane, le cui aspettative sono positive per il dollaro.

Sarà quindi necessario fare attenzione alle pubblicazioni, in quanto il dollaro potrebbe beneficiare di eventuali risultati positivi nei confronti soprattutto dell’euro ma anche dello yen, pregiudicando la discesa.

La zona target per la prima parte della giornata è dunuque quella che conduce al 38.2, in attesa dei dati USA e di come il mercato vorrà scontarli.

Un eventuale ripresa del dollaro e una rottura del 61.8 sarebbero un forte segnale rialzista, mentre al contrario va inteso un taglio del 38.2.

Gli oscillatori attendono in zone neutrali gli eventi di questa giornata, con il MACD che mostra ancora l’eco rialzista degli ultimi giorni.

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