Home > Altro > Archivio > Financial Times: l’impasse italiana inizia a far paura. Commenti dall’estero

Financial Times: l’impasse italiana inizia a far paura. Commenti dall’estero

lunedì 22 aprile 2013, di Erika Di Dio

Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, ha esortato i politici italiani litigiosi a formare un governo di coalizione o altrimenti si metterà ancora più a rischio il paese condannandolo ad una prolungata recessione economica.

L’impasse italiana

Squinzi ha detto che l’Italia non è il Belgio e che ha bisogno di un nuovo governo.

La profondità del caos è stata evidenziata sabato, quando Giorgio Napolitano, l’87enne presidente uscente, a malincuore ha accettato un secondo mandato come capo di stato.

Ammettendo che governare l’Italia "non è facile. . . quasi impossibile ", il sig Squinzi ha detto al Financial Times che gli ultimi dati economici hanno inviato segnali preoccupanti. Le esportazioni, resilienti finora nonostante i quasi due anni di recessione, si stanno unendo al calo complessivo.

In questo momento di confusione politica, l’incapacità di formare un governo è molto rischiosa, ha detto Squinzi. "Voglio sottolineare che l’ignoto non è su quando ci sarà la ripresa economica, ma sul se ci sarà una ripresa in Europa”.

Napolitano, un ex comunista ampiamente rispettato, proporrà i suoi piani dopo la sua inaugurazione di lunedì. La sua rielezione da parte del Parlamento è stata sostenuta dai Democratici insieme con il blocco di centro-destra di Silvio Berlusconi e un piccolo gruppo centrista guidato dal primo ministro Mario Monti.

Un colpo di stato?

Beppe Grillo, leader del movimento anti-establishment Movimento Cinque Stelle, ha condannato l’accordo che ha portato alla rielezione di Napolitano come un "colpo di Stato" e sabato sera ha guidato verso Roma nel suo camper, con l’intenzione di radunare "milioni" di persone fuori dal parlamento.

Ieri, però, il signor Grillo ha assicurato i giornalisti che non voleva istigare alla violenza e ha parlato invece di un «piccolo colpo di stato istituzionale" dietro alla rielezione di Napolitano.

Diverse migliaia hanno sfilato per Roma verso il Colosseo. "Noi siamo gli unici politici che ora osano mostrare i loro volti per le strade," ha detto Roberto Fico, un parlamentare del movimento, al Financial Times.

Con i politici che si spostano in piazza per la prima volta dopo le elezioni, l’Italia si sta muovendo a disagio, almeno per un periodo, da un sistema parlamentare ad uno presidenziale. La necessità di ricorrere a un secondo mandato senza precedenti per il capo dello Stato - che può sciogliere il parlamento e nominare primi ministri - è stato visto da molti come un atto d’accusa dei partiti tradizionali, indeboliti dalla nascita del movimento di Grillo, che ha vinto un quarto dei voti a febbraio.

Prospettive

Napolitano dovrebbe ora chiedere ai partiti che hanno sostenuto la sua candidatura di formare un’ampia coalizione, opzione respinta da Pier Luigi Bersani, leader del Pd, prima delle umilianti dimissioni. Il nuovo governo avrà il compito di portare a termine le riforme istituzionali ed economiche prima di tornare alle urne, forse ad ottobre o all’inizio del prossimo anno.

La posta in gioco per i partiti italiani è molto alta. Profondamente fratturati, i democratici potrebbero non riuscire a trovare un nuovo leader in grado di tenerli insieme. Il futuro di Berlusconi è minacciato dai suoi vari casi giudiziari. Mario Monti è ormai impopolare. Ma con Beppe Grillo sicuro di vincere le prossime elezioni a titolo definitivo, la vecchia guardia dell’Italia ha tutto l’interesse di seppellire le sue differenze.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Financial Times

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.