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Ferrero firma accordo adempimento collaborativo: cos’è e come funziona

venerdì 6 gennaio 2017, di Antonio Atte

Ferrero è il primo gruppo a sottoscrivere con l’Agenzia delle Entrate un accordo di “adempimento collaborativo”, regime entrato in vigore l’anno scorso per assicurare maggiore certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente. In una nota, la direttrice dell’Agenzia, Rossella Orlandi, spiega che

“si tratta del primo tassello di un progetto più ampio che interesserà altri attori di rilievo nel panorama economico italiano e che mira ad assicurare certezza nell’applicazione del diritto, in particolare in materia fiscale”.

Grazie all’accordo - che si basa su un’interlocuzione costante tra Agenzia e contribuente - Ferrero otterrà alcuni vantaggi, come:

  • procedura abbreviata di interpello preventivo, nell’ambito della quale l’Agenzia delle Entrate si impegna a rispondere ai quesiti posti dalle aziende entro quarantacinque giorni;
  • sanzioni ridotte alla metà;
  • esonero dal presentare garanzie per i rimborsi delle imposte dirette ed indirette per tutto il periodo di permanenza nel regime di adempimento collaborativo.

Adempimento collaborativo: chi può accedere al nuovo regime

L’istituto dell’adempimento collaborativo nasce con l’obiettivo di instaurare un rapporto di fiducia tra il contribuente e l’amministrazione “che miri ad un aumento del livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti”.

Possono accedere al regime di adempimento collaborativo

  • i soggetti residenti e non residenti (con stabile organizzazione in Italia) che realizzano un volume di affari o di ricavi non inferiore a 10 miliardi di euro;
  • i soggetti residenti e non residenti (con stabile organizzazione in Italia) che realizzano un volume di affari o di ricavi non inferiore a 1 miliardo di euro e che abbiano presentato istanza di adesione al Progetto pilota sul Regime di Adempimento Collaborativo;
  • le imprese che intendono dare esecuzione alla risposta dell’Agenzia delle Entrate, fornita a seguito di istanza di interpello sui nuovi investimenti indipendentemente dal volume di affari o di ricavi.

Ferrero e il mercato italiano

Ad oggi l’Italia rappresenta circa il 17% del giro d’affari complessivo del gruppo Ferrero. Stando agli ultimi dati, diffusi prima di Natale, al 31 agosto 2016 l’azienda dolciaria di Alba ha realizzato in Italia ricavi pari a 2,67 miliardi di euro.

Il mercato del Belpaese vale 1,42 miliardi, in aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente e le esportazioni sono salite a 915 milioni. Ferrero punta a superare i 10 miliardi di ricavi totali.

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