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Equitalia, rottamazione cartelle: possibile rinvio della scadenza del 28 febbraio?

giovedì 13 febbraio 2014, di Valentina Brazioli

Del provvedimento che prevede la rottamazione delle cartelle di Equitalia ce ne siamo occupati più volte e, a meno di venti giorni dalla scadenza prefissata per aderire alla sanatoria prevista con la legge di Stabilità, non si aspettavano più grandi rivelazioni per gli interessati.

Ugrc: rinviare la scadenza, ma non solo

L’11 febbraio scorso, infatti, nel corso del Master sulle novità fiscali organizzato dall’Ugrc (Unione giovani ragionieri commercialisti di Milano) in collaborazione con il Centro Studi Castelli – Ratio, i professionisti hanno chiesto a gran voce una proroga del termine fissato al 28 febbraio prossimo, ma non solo: anche una possibile rateizzazione di quanto invece, al momento, è dovuto in un’unica soluzione (ma senza interessi di mora e per ritardata iscrizione a ruolo).

Le criticità rilevate: i tempi e il versamento in un’unica soluzione

Questi, infatti, sono i due punti maggiormente critici secondo i professionisti del settore contabile i quali, pur apprezzando lo spirito di fondo della sanatoria, la ritengono di difficile attuazione e troppo onerosa. Di fatto, a meno di venti giorni dalla dead line prevista, denunciano la mancanza di un documento autenticamente chiarificatore atto a fugare tutti i dubbi di natura operativa, indispensabile per poter decidere in così breve tempo se aderire o meno alla sanatoria. Altro punto particolarmente sensibile è la necessità di versare l’intera somma dovuta, senza possibilità di rateizzazione. Il risparmio degli interessi di mora e di e per ritardata iscrizione a ruolo rischia così di essere ben poco incentivante per chi è debitore di Equitalia e quindi, verosimilmente, non versa in condizioni di grandi disponibilità finanziarie.

La proposta Ugrc: 8 rate trimestrali e proroga al 30/10/2014

Le proposte emerse durante il convegno sono chiare: innanzitutto niente pagamento in un’unica soluzione e al suo posto una rateizzazione in almeno 8 rate trimestrali, così come previsto dall’accertamento con adesione. Inoltre, una proroga del termine che non scatterebbe più il prossimo 28 febbraio, ma il 30 ottobre 2014. Ma non solo: sarebbe opportuno estendere la sanatoria anche ai debiti di tipo previdenziale e ai premi Inail.

Idee chiaramente ispirate alla necessità di regolare sì le posizioni debitorie, ma senza penalizzare i contribuenti in difficoltà; il tutto sempre nel rispetto delle esigenze di gettito erariale. A occhio e croce, tuttavia, l’attuale esecutivo potrebbe nutrire più di una riserva in merito a questi consigli. Chissà se, in caso di staffetta Letta-Renzi, qualcosa potrebbe cambiare.

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