Home > Altro > Archivio > E se il Regno Unito avesse aderito all’euro? Passo indietro di 14 anni

E se il Regno Unito avesse aderito all’euro? Passo indietro di 14 anni

domenica 9 giugno 2013, di Erika Di Dio

Nonostante il fatto che il Regno Unito non avesse effettivamente soddisfatto alcuni dei criteri di Maastricht al momento, l’Europa si sarebbe senza dubbio fatta in quattro per includere rapidamente il paese inglese e forse entro il 2006, il Regno Unito sarebbe stato un membro pienamente sottoscritto.

Cosa sarebbe successo?

L’effetto immediato sarebbe stata quello di "mettere il turbo" alle ultime fasi del boom creditizio già fuori controllo del Regno Unito. Poi avrebbe fatto seguito una crisi bancaria peggiore di quella già avuta, seguita da una contrazione economica stile paesi Baltici.

Il risultato sarebbe stato un peggioramento ancora più terrificante dei conti pubblici rispetto a quello che si è verificato, in combinazione con tassi di interesse alle stelle e come le colonie del debito di paesi periferici dell’eurozona, presto il paese sarebbe caduto in deflazione e in depressione, con poco o quasi nessun aiuto da parte della politica monetaria per alleviare il dolore.

Chi lo sa, con la presenza del Regno Unito, la BCE sarebbe potuta essere più incline ad adottare un approccio più graduale al problema, ma per quanto accomodante, non sarebbe stato sufficiente.

In ogni caso, ben presto, il Regno Unito avrebbe lasciato l’euro, ma è impossibile immaginare una grande e sofisticata economia come quella del Regno Unito sottomessa al genere di assurdità a cui è stata sottoposta la periferia della zona euro. Un’uscita avrebbe anche fatto crollare l’euro in maniera irrecuperabile. La moneta unica non avrebbe potuto resistere ad un’uscita del genere.

Se l’Europa fosse poi tornata alle preesistenti valute sovrane, questo si sarebbe potuto qualificare come un risultato positivo, ma la ricaduta economica e le recriminazioni sarebbero state mostruose e non si sa come sarebbe finita.

Test contro l’euro?

Curiosamente, il Regno Unito sembra essere stato l’unico membro dell’UE ad aver condotto un’analisi esaustiva dei pro e contro riguardo l’adesione all’euro. Guidata da Dave Ramsden, ora a capo dei servizi economici del governo, il team del Tesoro non ha lasciato nulla di intentato, e così facendo, è riuscito a prevedere alcuni dei problemi che sarebbero potuti nascere.

Le cinque prove che sono state effettuate dal Tesoro non sono mai state intese come un attacco al concetto dell’euro - nel clima del tempo ciò sarebbe stato considerato come anti-diplomatico. Bensì, servivano solo a valutare se il Regno Unito poteva essere sufficientemente convergente con l’economia europea per potere aderire all’Unione monetaria. La risposta è stata inequivocabilmente no.

In ogni caso, è stato probabilmente per questo motivo che le cinque prove non hanno davvero individuato il maggior problema che si è venuto a creare nella zona euro - che quando si ha un’unione monetaria, questa dovrà portare inevitabilmente ad un alto grado di condivisione del rischio tra i paesi. L’incapacità dell’Europa ad accettare questo è alla radice della crisi attuale.

Il risultato è che, almeno su questo punto, tutti potranno avere una buona paola per Brown che ha certamente fatto al suo paese un servizio monumentale.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: The Telegraph

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.