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Dove investono gli italiani nel 2016? Poca fiducia, si ritorna al mattone
mercoledì 26 ottobre 2016, di
Dove investono gli italiani? Ad oggi l’italiano è scoraggiato e non si fida più. La prima scelta, percepita come la più sicura, rimane il mattone, in gran recupero dalla crisi del settore immobiliare del 2014.
L’investimento perfetto per gli italiani, come riportato da un sondaggio ad opera di Acri-Ipsos per celebrare la 92ª Giornata Mondiale del Risparmio, non esiste più secondo il 32% degli intervistati. La seconda quota in ordine di grandezza crede che l’investimento ideale sia nel mattone, ovvero nel settore degli immobili, con una preferenza al 30%. Un altro 30% ha espresso favore per gli strumenti finanziari notoriamente tra i più sicuri e un 8% preferisce gli asset ad alto rischio.
Gli italiani e il mattone: storia di un grande amore
Gli italiani amano il mattone da decenni, ma con la crisi sembra la tendenza si era indebolita, come testimoniano i dati sugli investimenti immobiliari, per poi risalire dal 2015.
10 anni fa, nel 2006, gli italiani che definivano ideale l’investimento nel mattone era il 70%, percentuale crollata fino al 24% nel 2014 per poi tornare, come anticipato, al 30% per il 2016.
Il ritorno della preferenza per l’investimento immobiliare ha maggiore forza nell’area Nord-Ovest, mentre nel Sud vince la percentuale di chi non individua alcun investimento sicuro al momento. La preferenza per gli asset finanziari più sicuri prevale nel Nord Est e al Centro Italia.
Investimenti: gli italiani non si fidano più
A seguito delle notizie allarmanti sulla crisi delle banche italiane, il crollo della borsa di inizio anno e le incertezze intorno alla Brexit e al referendum costituzionale, ormai gli italiani stanno imparando ad essere degli investitori più attenti al grado di rischio dell’investimento.
L’indagine, a proposito, sottolinea una forte sfiducia nelle leggi e nei controlli: 74% crede che non siano affatto efficaci, percentuale in gran rialzo contro il il 58% nel 2015, il 65% nel 2014, il 72% nel 2013. Sul fronte delle previsioni per i prossimi anni, il 67% degli intervistati crede che i risparmiatori saranno ancor meno tutelati nei prossimi 5 anni.
Complice il bail in? Scommettiamo di sì.