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Donald Trump, blocco immigrati: morta donna americana di origine irachena

giovedì 2 febbraio 2017, di Alessandro Cipolla

Il blocco immigrati deciso da Donald Trump sull’arrivo negli Usa di persone da sette paesi considerati a rischio, avrebbe provocato la morte di una donna americana di origine irachena.

A denunciare l’accaduto è Mike Hager, commerciante ed ex interprete dell’esercito a stelle e strisce, in un’intervista rilasciata all’emittente televisiva Fox 2. Secondo l’uomo, la madre Naimma sarebbe morta in quanto non le è stata concessa la possibilità di prendere un aereo che dall’Iraq l’avrebbe riportata negli Usa, a causa del recente Muslim Ban.

Naimma dal 1995 era residente regolare negli Stati Uniti, ma si era ammalata di recente dopo un viaggio in Iraq dove era tornata. A causa del blocco immigrati deciso da Trump, all’anziana non è stato permesso di tornare a casa, morendo il giorno dopo.

Questa è l’incredibile storia di Naimma, con il figlio Mike che senza mezzi termini accusa Donald Trump di essere il responsabile con il suo blocco della morte della madre.

La storia di Naimma, morta per il blocco immigrati di Trump

La storia della famiglia Hager è quella comune a tante altre famiglie irachene fuggite dalla guerra del Golfo. Dal 1995 Naimma risiede in maniera regolare negli Stati Uniti. Così come suo figlio Mike che ha la green card.

Mike Hager, che adesso fa il commerciante a Detroit, ha sempre servito in maniera impeccabile la sua nuova patria. Dal 2003 al 2008 è stato in Iraq con l’esercito americano come interprete, venendo anche ferito per due volte a Fallujah.

Alcune settimane fa Naimma aveva deciso di tornare per un periodo in Iraq. Durante la permanenza però la donna si è ammalata, con il figlio che quindi è subito andato da lei per riportare la madre a casa.

All’aeroporto però è stato consentito solo a Mike di prendere l’aereo per tornare a casa, con Naimma che invece è dovuta rimanere gravemente malata in Iraq, morendo il giorno dopo. Il motivo per cui alla donna è stato impedito di ripartire per gli Usa è stato l’entrata di vigore del Muslim Ban voluto dal presidente Trump.

Secondo il figlio, se alla madre fosse stato consentito di tornare negli Usa e curarsi in un ospedale americano invece che in uno iracheno, la donna ora sarebbe viva.

La storia di Naimma emblema del blocco-Trump

L’incredibile e drammatica storia accaduta a Naimma può essere definita emblematica di quello che può rappresentare il Muslim Ban. La misura decisa dal neo presidente Donald Trump ha provocato, oltre che tante critiche, anche tantissimi disagi per molti cittadini americani di origine mediorientale.

Il Muslim Ban è la seconda misura in materia di immigrazione presa da Donald Trump da quando è diventato presidente degli Stati Uniti. Dopo la decisione di costruire un muro lungo il confine con il Messico, è arrivata la stretta verso gli immigrati proveniente da sette paesi.

Al momento quindi non è possibile arrivare negli Usa per nessun immigrato proveniente da Iraq, Iran, Siria, Libia, Sudan. Somalia e Yemen. Questi sette stati infatti sono stati considerati da Trump fortemento a rischio di infiltrazione terroristica.

La drammatica storia di Naimma invece ci racconta come i primi effetti del blocco vadano a colpire soprattutto i cittadini americani di origine mediorientale e le sue famiglie. Persone come Mike Hager, che ha rischiato la vita combattendo per l’esercito degli Stati Uniti e che ora si vede essere considerato quasi un indesiderato da chi, avendo sempre vissuto nella bambagia, la guerra l’ha sempre vista solo in TV.

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