Home > Altro > Archivio > Def: a chi toccherà presentarlo?

Def: a chi toccherà presentarlo?

mercoledì 28 marzo 2018, di Francesca Caiazzo

Mentre il percorso che dovrà portare alla formazione del nuovo governo sembra ancora lungo e non di facile attuazione, sull’Italia incombono scadenze importanti.

Quella più vicina è certamente il 10 aprile, giorno in cui l’esecutivo dovrà presentare al parlamento il Documento di economia e finanza.

Il fondamentale provvedimento, che fissa gli impegni di politica economia del Paese per il prossimo triennio dovrebbe arrivare sul tavolo della Commissione Europea entro la fine del prossimo mese.

I tempi, però, stringono e l’Italia potrebbe non riuscire a rispettare i termini previsti dall’iter. Ma a preoccupare non è solo l’eventualità di un ritardo giustificato dalle recenti elezioni politiche: anche i contenuti del Def al momento restano un’incognita.

Una bozza non c’è

Gli impegni della campagna elettorale prima e la stasi politica post-elezioni hanno mantenuto il Def nel limbo. A differenza di quanto riportato nei giorni scorsi da alcune agenzie di stampa, non esiste ad oggi una bozza del documento.

A smentirne l’esistenza è lo stesso Ministero che in comunicato precisa che

“L’unica bozza circolata tra i ministeri, e a cui fa riferimento un’agenzia di stampa, è un documento parziale ad uso interno delle amministrazioni che, come richiesto dalla normativa italiana ed europea, fa il punto sull’attuazione delle riforme già varate e su come esse si rapportino alle raccomandazioni del Consiglio Europeo. In tale documentazione non si accenna a possibili ed eventuali indicazioni per gli anni futuri”.

Chi scriverà il Def?

Un azzardo avanzare ipotesi sui contenuti del nuovo Def, per la compilazione del quale, bisognerà comunque attendere dopo Pasqua.

Da una parte, Pier Carlo Padoan protenderebbe per la stesura di un documento neutro che non contenga indicazioni per il futuro ma solo dati della situazione ad oggi, mentre nelle ultime ore Paolo Gentiloni - che prima sembrava più propenso a dialogare con i due vincitori dell’ultima tornata elettorale, Luigi Di Maio e Matteo Salvini – sembra aver deciso di non presentare il Def al Parlamento.

Secondo indiscrezioni, il premier vorrebbe dunque lasciare l’incombenza al prossimo governo.

Tutto però potrebbe dipendere dai tempi che richiederà la formazione del nuovo esecutivo: se troppo lunghi, il governo uscente potrebbe anche decidere di presentare, a metà mese, un documento tecnico, che poi passerebbe al vaglio delle commissioni speciali di Camera e Senato appositamente create.

Una dilatazione dei tempi comunque resta e certamente comporterà ritardi anche verso l’UE anche se da Bruxelles hanno fatto sapere di essere disposti a conceder all’Italia un mese in più per mettersi in regola. D’altra parte, una proroga resta necessaria e non è circostanza nuova per la Commissione, che già in passato fece lo stesso con la Spagna.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.