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Def, Italia a rischio sforamento del deficit?
giovedì 19 settembre 2013, di
Nonostante tutti gli sforzi il deficit sforerà, seppur di pochissimo, il tetto del 3% in rapporto al PIL. Questa almeno dovrebbe essere la nuova previsione inserita nell’aggiornamento del DEF (3-3,1%) in arrivo sul tavolo del Consiglio dei ministri di venerdì. Lo si apprende da “fonti di Governo”, attraverso l’ANSA.
Si tratterebbe comunque, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa, di uno scostamento gestibile attraverso normali operazioni all’interno del bilancio, senza necessità di manovre aggiuntive.
Governo a caccia di coperture
Ma è una grana in più per il governo, ora alla ricerca anche di circa 1 miliardo e mezzo per rientrare rapidamente sotto la soglia imposta dagli impegni presi con l’Europa. Cifra che si somma ai circa 4 miliardi che servirebbero per coprire gli altri interventi da mettere in campo di qui alla fine dell’anno:
- il nuovo slittamento dell’aumento dell’IVA (sempre più improbabile, serve 1 miliardo);
- la cancellazione anche della seconda rata dell’IMU (circa 2,4 miliardi);
- il nuovo finanziamento della CIG in deroga (almeno 500 milioni, ma si potrebbe anche prevederne meno e spostare al 2014 la quota più consistente);
- le missioni internazionali (unica misura certa, oggi in Consiglio dei Ministri, per cui servono circa 400 milioni).
Sindacati: subito confronto su legge di stabilità
E nel clima di incertezza generale che si respira in queste ore, non solo per il destino delle larghe intese legate alla vicenda Berlusconi, arriva anche il pressing dei sindacati, che a una sola voce, con un comunicato congiunto di Cgil Cisl e Uil, chiedono al governo di avviare immediatamente un confronto sui contenuti della prossima legge di stabilità.
E’ il momento, dicono, di "affrontare con decisione i temi della creazione di lavoro, della ripresa economica e della crescita". E per questo Cgil, Cisl e Uil, ritengono:
Necessario che fin dalle fasi preparatorie della legge di stabilità si imposti una discussione su una nuova e più efficace articolazione delle politiche fiscali in un’ottica di redistribuzione del reddito, e che venga avviata una discussione di merito su esodati e pensioni.
La convocazione, comunque, non dovrebbe arrivare questa settimana, visto che il governo è impegnato intanto a finire di mettere a punto il DEF.
Pressing su Letta per evitare aumento IVA
Nel frattempo, le cronache politiche ci consegnano l’ennesima pagina all’insegna dello scontro sul possibile aumento dell’IVA: durante tutta la giornata di ieri i rumors parlamentari hanno rilanciato l’ipotesi che il Governo lascerà salire l’aliquota dal 21 al 22%. Immediato è partito il fuoco di fila dei Big del Pdl che hanno intimato al premier Letta di evitare l’aumento, come promesso nel discorso di insediamento. A quel punto anche il Pd, con il capogruppo Roberto Speranza, ha chiesto all’esecutivo di ’’scongiurare’’ questo ’’duro colpo per famiglie e imprese’’. Ma dal Pd, ed anche da Scelta Civica, è partita una polemica contro il Pdl: è per coprire l’esenzione IMU per tutti, compresi i redditi alti, che ora manca il miliardo necessario per evitare l’innalzamento Iva per gli ultimi tre mesi del 2013.