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Decreto Milleproroghe: conto alla rovescia per regime dei minimi e blocco contributi Inps

venerdì 20 febbraio 2015, di Federico Migliorini

Il Decreto Milleproroghe 2015 tra poche ore sarà definitivamente convertito in Legge e porterà con se una serie di modifiche non di poco conto, riguardanti soprattutto alcuni aspetti introdotti dalla Legge di stabilità 2015 che hanno destato non poche perplessità tra i contribuenti e gli addetti ai lavori. Vediamo i principali interventi.

Riaprono i termini per aderire al regime dei minimi
Rimarrà accessibile ancora per tutto il 2015 il vecchio regime dei minimi che comporta la tassazione agevolata al 5%, che coesisterà per tutto il 2015 con il nuovo regime forfettario che prevede una più onerosa tassazione con aliquota al 15%, da applicare sul reddito imponibile determinato sulla base dei cosiddetti coefficienti di redditività.

Fino al 31 dicembre 2015 chi sceglierà di avviare una nuova attività professionale o imprenditoriale potrà scegliere se adottare il regime dei minimi previgente, e mantenerlo per i successivi 5 anni, o fino al raggiungimento del trentacinquesimo anno di età.

Blocco dei contributi Inps - Gestione Separata
Altro aspetto che ha creato non poca discussione è quello legato all’aumento delle aliquote Inps legate alla Gestione separata che nel 2015 avrebbero superato la soglia del 30%.

Con il decreto Milleproroghe viene confermato per tutto il 2015 il blocco (per il terzo anno consecutivo) al 27,72% dell’aumento dell’aliquota contributiva Inps per i professionisti iscritti alla Gestione Separata dell’Inps.

Ricordiamo che sono tenuti all’iscrizione alla Gestione Separata esclusivamente i professionisti la cui attività non prevede l’iscrizione obbligatoria ad una cassa di previdenza privata. L’aliquota dei contributi previdenziali dovuta dai titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata Inps aumenterà con le seguenti percentuali:

• 28,72% nell’anno 2016;
• 29,72% nell’anno 2017.

Con la conversione in Legge del Decreto Milleproroghe verrà, quindi, scongiurato l’allineamento delle aliquote contributive gravanti su questi soggetti con quelle in vigore per i collaboratori parasubordinati sempre iscritti alla gestione separata Inps, che nel 2015 hanno visto aumentare la loro soglia contributiva a oltre il 30%.

Contratti di solidarietà
Verrà confermata anche per il 2015 al 70% la percentuale della copertura a favore dei lavoratori coinvolti in contratti di solidarietà difensivi, stipulati ai sensi del D.L. n. 726/1984 dalle aziende che rientrano nel campo di applicazione della CIGS.

Per questo tipo di contratti la normativa prevede una integrazione a carico della cassa integrazione straordinaria pari al 60% della retribuzione calcolata sul monte ore perso. Tale percentuale resterà pari al 70% anche per tutto il 2015.

Nuovi margini per le rateazioni di Equitalia
Vengono aumentati i margini per richiedere una rateazione sui debiti con il fisco. A essere coinvolti, i debitori insolventi che al 31 dicembre scorso non hanno regolarizzato la propria posizione vedendo scadere i termini definitivi: per loro, verrà concesso un margine extra fino al prossimo 31 luglio per concordare un piano di rientro.

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