Corruzione, Europa: Grecia la più colpita dei 27

Un’indagine mondiale ha rivelato che la Grecia è il Paese che presenta la percentuale più alta di corruzione nel settore pubblico di tutti i 27 paesi europei.

A livello globale la Grecia è passata dall’80sima posizione nel 2011, alla 94sima nel 2012, riflettendo le continue turbolenze economiche del paese e la diffusa evasione fiscale.

Il Transparency International (TI), organismo creato nel 1993 per denunciare e contrastare la corruzione nazionale, ha dichiarato che ci sono forti correlazioni tra povertà, conflitti e il livello di corruzione percepita e che i governi “hanno bisogno di integrare le azioni di lotta contro la corruzione in tutti i processi decisionali pubblici”, dando “la priorità a regole migliori sul lobbying e il finanziamento politico, a rendere la spesa pubblica più trasparente e gli enti pubblici più responsabili per le persone”.

Contestualizzando questa analisi al quadro europeo, emerge che i paesi più corrotti sono proprio i più colpiti dalla crisi economica. La Grecia è l’esempio più eclatante di come la recessione sia, forse, causa e, allo stesso tempo, conseguenza della corruzione, che rischia di destabilizzare ulteriormente la società e le istituzioni, aggravando la crisi del debito e il deficit. La crisi greca è un prodotto della corruzione.

D’altra parte, se le istituzioni e i poteri pubblici non intervengono in modo risoluto a combattere corruzione e evasione fiscale, che sono tra le principali cause della crisi, non c’è via d’uscita perché alla base c’è anche una cattiva gestione di fondi pubblici.

Alla luce di quanto emerso da questo rapporto, la fiducia nell’Eurozona, nel futuro della Grecia stessa, nonostante gli interventi per scongiurare il default, e nella governance che ha accompagnato l’Europa in questa paralisi, può essere salvata?

La situazione nell’Europa dei 27

Punteggio

0 = altamente corrotto
100= pulito

(fonte Transparency International)