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Contributi Inps lavoratori domestici: scadenza quarta rata 2017. Come pagare e sanzioni
martedì 9 gennaio 2018, di
Contributi Inps lavoratori domestici: è fissata per il 10 gennaio 2018 la scadenza per il versamento dei contributi relativi al trimestre precedente ossia il quarto del 2017.
Come noto infatti i contributi di colf, badanti e baby sitter devono essere pagati dal datore di lavoro per trimestri solari entro la scadenza del giorno 10 del mese successivo al trimestre di riferimento.
Se l’ultimo giorno utile per il versamento coincide con la domenica o con una festività, esso sarà prorogato al giorno successivo non festivo.
Il versamento mancato, tardivo o parziale comporta per legge l’applicazione di sanzioni pecuniarie da parte dell’Inps.
Vediamo qui di seguito quindi quali sono le modalità per il versamento dei contributi di colf e badanti 2017 e quali sanzioni rischia il datore di lavoro nel caso in cui decidesse di non provvedere al pagamento dei contributi stessi entro la scadenza del 10 gennaio 2018.
Contributi Inps lavoratori domestici quarto trimestre 2017: le modalità di versamento
I datori di lavoro entro il 10 gennaio 2018 dovranno effettuare il versamento della quarta rata 2017 dei contributi Inps per i lavoratori domestici.
Questi ultimi per farlo dovranno utilizzare le seguenti modalità:
- bollettini MAV, inviati direttamente dall’Inps;
- soggetti aderenti al circuito Reti Amiche comunicando all’operatore soltanto il codice fiscale e il codice relativo al tipo di contribuzione che si desidera pagare, cioè il codice rapporto lavoro per i contributi per lavoro domestico;
- online sul sito internet nella sezione Servizi Online - Portale dei Pagamenti - Lavoratori domestici - Entra nel servizio, utilizzando la carta di credito;
- telefonando al Contact Center al numero 803164 gratuito da rete fissa o al numero 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico, utilizzando la carta di credito.
Contributi Inps lavoratori domestici: le sanzioni previste per il mancato versamento
Come abbiamo precedentemente accennato i contributi previdenziali obbligatori devono essere versati entro i termini e con le modalità di calcolo stabilite dalla legge.
Nel caso in cui queste regole non dovessero essere rispettate si determina un’inadempienza contributiva che dovrà essere regolarizzata.
In caso di mancato versamento infatti l’Inps potrà applicare le seguenti sanzioni:
- sanzioni civili;
- sanzioni amministrative;
- sanzioni penali.
Le sanzioni civili hanno la funzione di rafforzare l’obbligo contributivo e possono essere applicate nei casi di omissione contributiva o di evasione contributiva.
Nel caso di omesso o ritardato versamento dei contributi dovuti mensilmente o periodicamente la sanzione civile sarà dovuta per ogni giorno di ritardo.
La sanzione così calcolata non potrà però superare il 40% dell’importo dei contributi dovuti.
Nel caso in cui invece il datore di lavoro, con l’intenzione specifica di non versare i contributi, dovesse occultare rapporti di lavoro la sanzione civile sarà dovuta per ogni giorno di ritardo nella misura pari al 30% dell’importo dei contributi addebitati.
La sanzione così calcolata non potrà però superare il 60% dell’importo dei contributi dovuti.
Una volta raggiunto il tetto massimo sul debito contributivo matureranno gli interessi di mora.
Per ulteriori informazioni i lettori possono consultare il sito dell’Inps nella sezione Lavoratori domestici.