Home > Altro > Archivio > Conti correnti e usura: le banche ti derubano? Ecco come scoprirlo
Conti correnti e usura: le banche ti derubano? Ecco come scoprirlo
lunedì 13 maggio 2013, di
Con un servizio che ha suscitato molto scalpore, ieri sera la trasmissione televisiva “Le Iene” ha portato a conoscenza del pubblico di massa un fenomeno alquanto increscioso, noto come usura bancaria.
Per proteggere i cittadini da questa pratica che in passato ha visto molte banche approfittarsi del loro potere a discapito delle tasche dei loro clienti, ci sono delle vere e proprie leggi che puniscono gli istituti bancari colpevoli, costringendoli, tra le altre cose, a restituire ai propri correntisti le somme dovute.
Da ieri sera, sono in molti ad interrogarsi e a volerne sapere di più sulla questione. Ecco perché ci sembra opportuno approfondire l’argomento e dare alcune delucidazioni in merito.
Che cos’è l’usura bancaria?
Ai sensi dell’articolo 644 del Codice penale e della legge n.108 del 7 marzo 1996 sono stati stabiliti dei parametri oggettivi che limitano l’ambito di applicazione del reato di usura.
In ambito bancario, questo tipo di violazione implica che la banca addebiti ai propri correntisti dei tassi più alti rispetto a quelli stabiliti dalla legge attraverso commissioni, remunerazioni, ecc. che incidono in maniera cospicua sul conto corrente di ciascuno.
Il comma 3 dell’articolo 1 della legge 108/1996 recita infatti:
Per la determinazione del tasso d’interesse usurario si tiene conto, delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate all’erogazione del credito.
A cadenza trimestrale la Banca d’Italia stabilisce il Tasso effettivo globale medio, meglio noto come tasso soglia, che ciascuna banca applica nel momento in cui un cliente si rivolge ad essa per chiedere un prestito, un mutuo o un fido.
Si legge sul sito Bankitalia:
Il Tasso effettivo globale medio indica il valore medio del tasso effettivamente applicato dal sistema bancario e finanziario a categorie omogenee di operazioni creditizie (ad esempio: aperture di credito in c/c, crediti personali, leasing, factoring, mutui, ecc.) nel secondo trimestre precedente. Ai sensi della legge il calcolo del tasso deve tener conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate all’erogazione del credito. I tassi rilevati sono pubblicati trimestralmente in Gazzetta Ufficiale. Il tasso effettivo globale medio risultante dall’ultima rilevazione e relativamente alla categoria di operazioni in cui il credito è compreso, aumentato della metà, determina la soglia oltre la quale gli interessi sono sempre usurari sulla base della legge n. 108/96. Le banche e gli intermediari finanziari sono tenuti a pubblicizzare nei locali aperti al pubblico il TEGM.
Se le banche applicano un interesse maggiore a quello stabilito dal TEGM, si rendono colpevoli di reato d’usura e secondo la legge, devono restituire ai propri correntisti l’importo dovuto.
Sempre dal sito della Banca d’Italia:
Si rammenta che la legge 108 / 96 prevede il reato di mediazione usuraria nel caso in cui gli oneri sostenuti “avuto riguardo alle concrete modalità del fatto e al tasso medio praticato per operazioni similari, risultano comunque sproporzionati rispetto [...] all’opera di mediazione”
Come conoscere il tasso soglia?
Ogni trimestre le varie banche sono tenute a pubblicare e a far conoscere ai propri correntisti il TEGM relativo al periodo di riferimento.
Il consiglio che possiamo dare è quindi quello di controllare periodicamente il valore del Tasso soglia e gli interessi che la banca di riferimento applica al conto corrente, magari facendosi aiutare da un esperto, in modo da prevenire, ed eventualmente correggere, qualsiasi tipo di eccedenza.
Di seguito la tabella che mostra il tasso soglia relativo al secondo trimestre 2013.