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Colf, badanti e baby sitter, contributi Inps e ferie: guida alle novità del 2014

lunedì 7 luglio 2014, di Valentina Brazioli

Colf, badanti e baby sitter: ogni anno i dubbi relativi ai contributi Inps e alle ferie loro dovuti si ripresentano quasi puntualmente per i datori di lavoro, impegnati nell’adempiere con regolarità e precisione agli obblighi che hanno di fronte ai loro collaboratori domestici. Come comportarsi per essere sicuri di non sbagliare?

I contributi: come si calcolano

In realtà, il calcolo dei contributi da versare è piuttosto semplice: seguendo la tabella qui di seguito, basterà prendere in considerazione il contributo orario relativo alla paga corrisposta e moltiplicarlo per il numero di ore lavorative svolte entro l’ultimo sabato del trimestre aprile-giugno (di fatto, il 28 giugno). Se parliamo, però, di un rapporto di lavoro che supera le ventiquattro ore settimanali presso un unico datore di lavoro, il contributo orario è fisso: pari a 1,01 euro, indipendentemente dalla paga spettante.

Ferie: quanti giorni e quando spettano

Anche l’aspetto delle ferie è da tenere in particolare considerazione, onde evitare spiacevoli contestazioni. Il contratto collettivo indica chiaramente che ai lavoratori in questione spettano 26 giorni di ferie, indipendentemente dall’orario di lavoro che svolge. Tuttavia, se il collaboratore è in servizio da meno di un anno le ferie saranno calcolate in misura ridotta, ovvero pari a 2,16 giorni per ogni mese lavorato. Se tradizionalmente il periodo di ferie dal lavoro viene assegnato tra giugno e settembre, nulla vieta alle due parti di concordare un periodo alternativo, anche non continuativo (ma non in più di due periodi separati). Se il dipendente lo desidera (e la famiglia è d’accordo) può cumulare ferie fino a un massimo di due anni; se il collaboratore si ammala o si infortuna le ferie si considerano interrotte fino alla sua guarigione.

La paga: come funziona durante le ferie

Per concludere l’argomento “ferie” è giusto ricordare che anche durante questo periodo il collaboratore domestico andrà retribuito esattamente come se stesse lavorando. Nello specifico, per ogni giornata di ferie spetterà un ventiseiesimo della retribuzione mensile, eventualmente comprensiva dell’indennità per vitto e alloggio. In caso di retribuzione oraria, invece, andrà considerata la media del numero di ore effettuate in un mese e dividerle per 26: in questo modo si otterrà il numero di ore corrispondente a un giorno di ferie.

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