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Cina: export da record. Surplus torna a crescere ma pesa l’ombra di Trump

venerdì 10 febbraio 2017, di Flavia Provenzani

Grande ripresa per l’export cinese grazie all’aumento della domanda mondiale, ma la notizia positiva non fa che aumentare la paura per gli effetti del protezionismo di Donald Trump - che ha l’obiettivo di combattere il deficit sulla bilancia commerciale statunitense.

Le esportazioni dalla Cina sono cresciute molto più velocemente del previsto a gennaio grazie alla domanda mondiale crescente, che ha portato il surplus commerciale mensile cinese ad un record di quasi un anno e mezzo.

Cina: export da record, sale il surplus commerciale a gennaio

Le esportazioni sono salite del 7,9% a gennaio rispetto all’anno precedente, invertendo il crollo di dicembre del 6,1%, come riportato dall’Amministrazione generale delle dogane del Paese. Il tutto ben al di sopra della previsione mediana degli analisti per una crescita del 3,1%.

Anche le importazioni di gennaio sono salite ad un ritmo maggiore del previsto del 16,7% rispetto all’anno precedente, a fronte di una crescita del 3,1% nel mese di dicembre. Il surplus commerciale della Cina è così salito a 51,35 miliardi di dollari per gennaio, ai livelli visti l’ultima volta ad agosto, contro i $40,82 miliardi del mese di dicembre.

"Questa è una buona notizia per gli esportatori cinesi. I fondamentali globali stanno migliorando, spingendo al rialzo la crescita",

ha commentato l’economista Zhou Hao di Commerzbank AG.

I dati delle esportazioni cinesi fanno da specchio agli ultimi risultati delle bilance commerciali più forti delle attese pubblicati da Taiwan, Singapore, Giappone, Corea del Sud e Germania.

Il commercio cinese teme Trump

Questi numeri sulle esportazioni migliori delle attese, tuttavia, possono anche aggiungere forza alle preoccupazioni che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump possa varare delle politiche punitive per abbattere il deficit commerciale degli Stati Uniti.

Trump ha già criticato le pratiche commerciali della Germania e della Cina e ha minacciato di aumentare sensibilmente le tariffe sulle importazioni cinesi. Tali atti, secondo gli economisti, potrebbero far deragliare la ripresa nascente delle esportazioni dalla Cina.

"Ci aspettiamo che l’amministrazione Trump attui alcune misure protezionistiche mirate contro le importazioni cinesi, con la Cina che risponderà di conseguenza",

si legge nell’ultimo report della BMI Research.

I funzionari cinesi nelle ultime settimane hanno cercato di minimizzare le differenze e sottolineare i legami economici e di altro tipo tra i due giganti economici, ma hanno anche avvertito che Pechino reagirà se gli Stati Uniti agiranno per primi.

Il presidente Trump ha parlato al telefono con il presidente cinese Xi Jinping venerdì e la Casa Bianca ha descritto la conversazione "estremamente cordiale".

Gli economisti attribuiscono l’inversione di tendenza delle esportazioni del mese scorso in Cina - il primo aumento mensile da marzo 2016 - ad una domanda mondiale più forte, guidata dagli Stati Uniti, e all’aumento dell’inflazione, che tende ad incrementare le esportazioni in termini di valore. Le migliori prospettive commerciali tra le economie dell’Asia, inoltre, stanno supportando il recente apprezzamento delle valute asiatiche.

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