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Cassa integrazione e apprendistato: ecco tutte le novità spiegate dall’Inps

mercoledì 9 dicembre 2015, di Stefania Manservigi

L’Inps con la circolare 197/2015 è intervenuto per fare chiarezza sulle novità che sono state introdotte con il Jobs Act per quanto riguarda la cassa integrazione e il contratto di apprendistato.
Il decreto 148/2015 ha infatti predisposto un riordino degli ammortizzatori sociali, modificando la legislazione previgente.
Vediamo di seguito le novità che riguardano cassa integrazione e apprendistato così come chiarite dall’Inps.

Cassa integrazione, cosa cambia? Estensione ai dipendenti delle PMI
Per quanto riguarda la cassa integrazione questa è stata estesa anche ai dipendenti delle PMI che abbiano più di 5 dipendenti, mentre in passato la soglia era fissata a 15.
Inoltre la cassa integrazione spetta anche agli apprendisti che al momento in cui presentano domanda hanno maturato un’anzianità di lavoro effettivo che non sia inferiore ai 90 giorni. Non rientrano tra i beneficiari della cassa integrazione i dirigenti, i lavoratori a domicilio, i contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, di alta formazione e ricerca.

Per approfondire tutti i cambiamenti che riguardano la cassa integrazione nel 2016 leggi anche: Cassa integrazione, cosa cambia dal 2016?

Contratto di apprendistato: requisiti e durata della cassa integrazione per gli apprendisti
Le novità sulla cassa integrazione, come visto e come specificato dall’Inps nella circolare, interessano anche coloro che sono assunti con un contratto di apprendistato.
Quali sono i requisiti che gli apprendisti devono avere per chiedere la cassa integrazione?
Gli apprendisti per poter ottenere la cassa integrazione devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
 essere dipendenti di imprese che hanno accesso alle integrazioni salariali ordinarie;
 essere alle dipendenze di imprese che possono accedere solo alle integrazioni salariali straordinarie in caso di crisi aziendale;
 essere dipendenti di imprese che possono accedere alle integrazioni salariali sia ordinarie che straordinarie.
 avere maturato 90 giorni di lavoro effettivo: nel conteggio vengono inclusi ferie, festività, maternità e infortuni.
Per quanto riguarda la durata della cassa integrazione per gli apprendisti, è stabilito che al momento della ripresa dell’attività lavorativa il contratto venga prolungato in base alle ore di integrazione salariale utilizzate. Questo in quanto il contratto di apprendistato è un tipo di contratto finalizzato alla formazione.

Cassa integrazione, novità: calcolo
Il contributo addizionale non è più legato alle dimensioni dell’azienda in quanto anche le aziende con più di cinque dipendenti possono accedere alla cassa integrazione. Non ci sono novità rilevanti per quanto riguarda il calcolo dell’importo che ammonta all’80% dello stipendio con il limite di 971,71 euro per gli stipendi che non superano i 2.102,24 euro e con il limite di 1.167,91 per gli stipendi che superano i 2.102,24 euro.

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