CNBC: preoccupazioni non solo per la Cina. Ecco il problema della Francia

I CEO di tutto il mondo hanno gli occhi puntati sulla Cina in questo momento, ma i leader europei sono anche preoccupati delle avvisaglie dell’economia più vicina a casa.

Francia: punto della situazione

L’economia francese ha avuto difficoltà a prendere il passo questa settimana, e il primo ministro francese Manuel Valls ha promesso di accelerare il ritmo delle riforme economiche e rendere il mercato del lavoro francese più flessibile.

La raffica di dati economici di Agosto mostra un recupero in corso, ma una mancanza di forte slancio. L’indice economico INSEE ha mostrato che la fiducia si è spostata più in alto ad Agosto, mentre l’indice PMI ha mostrato che l’attività economica continua a crescere, ma ad un tasso leggermente più lento rispetto al mese precedente.

I dati di mercoledì hanno mostrato che il livello ostinatamente alto di disoccupazione della Francia è leggermente sceso nel mese di luglio. Ma la crescita economica si è appiattita nel secondo trimestre.

Jad Ariss, vice amministratore delegato di AXA France, ha definito i dati di agosto "deludenti" e ha detto che la Francia non sta riuscendo a realizzare pienamente il vantaggio di bassi prezzi del petrolio, debolezza dell’euro e bassi tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea.

"A dispetto di questi elementi, la situazione francese non sta davvero decollando e questo è preoccupante", ha detto Ariss alla CNBC dalla conferenza annuale del MEDEF (Movimento di Imprese di Francia) a Jouy-en-Josas, giovedì scorso.

Francia e riforme

ARISS e altri leader di business alla conferenza hanno sottolineato la necessità per la Francia di portare avanti le riforme tanto attese, in particolare per quanto riguarda il mercato del lavoro. Anche se il governo di Francois Hollande ha compiuto alcuni sforzi per rendere assunzioni e licenziamenti più facili, la mobilità del lavoro in Francia è ostacolata da una forte tutela dei lavoratori e da un codice del lavoro complesso.

"Credo chiaramente che se vogliamo accelerare la crescita del Paese, occorre accelerare le riforme," ha detto Jean-Louis Chaussade, CEO della società elettrica francese, Suez (Environnement).

Già nel mese di marzo, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha detto che la sfida chiave della Francia era la riforma del mercato del lavoro per promuovere la crescita di posti di lavoro.

Qualche progresso è stato visto in termini di riforme in materia di licenziamenti di massa e con l’introduzione del rupture conventionnelle, un processo di risoluzione consensuale.

Giovedì, il presidente di MEDEF Pierre Gattaz ha esortato il governo ad "accelerare sulle riforme essenziali", ma ha espresso ottimismo generale circa l’economia francese.

"Penso sia arrivato il momento di investire in Francia, perché in questo momento siamo come una società che è in ripresa", ha detto alla CNBC.

Nonostante la crescita piatta tra aprile e giugno, Gattaz prevede che l’economia francese potrebbe espandersi fino all’1,2% nel 2015. Ciò è in linea con le ultime previsioni ufficiali dell’1,1% di crescita da parte della Commissione europea.

Bruno Lafont, presidente onorario della società Lafarge Holcim, ha detto alla CNBC di non essere pienamente "ottimista", ma pensa ancora che l’economia francese sia sulla strada giusta.

Ha infatti detto mercoledì,

Naturalmente siamo sempre preoccupati che sia troppo lento e che non tutti i segnali positivi siano dati per creare e ripristinare la fiducia, ma, sì, sono abbastanza ottimista che stiamo andando nella giusta direzione. La domanda riguarda i tempi di accelerazione della ripresa.

Fonte: CNBC