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Bundesbank: Germania a rischio bolla immobiliare? Tutta colpa della BCE

martedì 22 ottobre 2013, di Federica Agostini

La Germania è a rischio esplosione di una bolla immobiliare? A lanciare l’allarme è la Bundesbank che rileva come in oltre 20 città tedesche, i prezzi degli immobili abbiano subito un eccessivo rincaro.

La notizia è preoccupante non solo per la Germania, economia dominante nel blocco d’Europa, ma per l’intera zona Euro visto che l’incremento registrato dalla Buba risuonerà in Germania come effetto di una politica monetaria troppo allentata da parte della Banca Centrale Europea che attualmente tiene il proprio tasso di rifinanziamento al minimo storico dello 0.5%.

L’aumento repentino dei prezzi degli immobili riguarda in particolare le sette città più grandi della Germania dove, rispetto al 2010, gli appartamenti hanno subito un rincaro del 25% circa:

  • Berlino
  • Monaco
  • Amburgo
  • Colonia
  • Francoforte
  • Stoccarda
  • Düsseldorf

Si legge infatti nel report della Bundesbank pubblicato ieri:

Dopo l’esplosione delle bolle immobiliari negli Stati Uniti e in altri mercati Europei, il mercato della proprietà in Germania che è ormai stabile da anni, sembra essere diventato molto più attraente per gli investitori internazionali.

Un grande ritorno agli investimenti "sicuri", nonché tassi di interesse molto bassi (entrambi effetti dello scivolone economico della zona Euro) favoriscono la visione della Bundesbank che allo stesso tempo sottolinea come il facile accesso ai prestiti bancari stia spingendo i risparmiatori ad investire "sul mattone" anziché in fondi bancari.

Un fatto nuovo per la Germania e per la zona Euro

Questo trend è del tutto insolito per la Germania, una nazione da sempre dedita alla cultura dell’affitto, e allo stesso tempo è in netto contrasto con quando avviene nel resto dell’Eurozona. In paesi come Spagna, Irlanda e Olanda, infatti, i prezzi degli immobili sono scesi ai livelli minimi degli ultimi sette anni.

Una situazione preoccupante?

Dal 2010 in avanti, la Bundesbank sta monitorando l’andamento dei prezzi degli immobili ma ci tiene a precisare che:

È improbabile che la struttura dei prezzi attuali sugli immobili rappresenti un serio rischio macroeconomico.

Fermo restando che si tratta di un fenomeno che al momento interessa soltanto dieci città tedesche e che come affermato dalla stessa Bundesbank non rappresenta una minaccia vera e propria, non si perde occasione per ricordare che l’Euro e la politica monetaria della BCE sono parzialmente complici di questa situazione.

Se la Bundesbank avesse voluto gelare il mercato avrebbe forse esortato la BCE ad alzare i tassi di interesse o a reintrodurre le cosiddette misure macroprudenziali, come chiedere alle banche di riservare maggiori quantità di capitale all’attività di prestito. Ma siamo sicuri che non farà nulla di tutto ciò?

Libera traduzione dal Financial Times

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