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Borse europee: l’ottimismo sul nuovo stimolo in Cina non dura
lunedì 12 ottobre 2015, di
I mercati azionari europei tornano indecisi in zona rossa dopo un inizio settimana al rialzo, mentre l’indice del dollaro USA tocca i minimi di 3 settimane nella mattinata di lunedì. Gli investitori rimangono cauti sull’insicurezza che la Federal Reserve possa realmente rialzare i tassi di interesse entro lo fine dell’anno.
La Cina torna di nuovo sotto la lente dei trader internazionali grazie al rialzo sull’azionario di oltre il 3% ai massimi di 7 settimane e allo yuan cinese ai livelli più forti dalla svalutazione subita ad agosto.
Sempre la Cina dominerà ancora la settimana, in attesa della pubblicazione degli indicatori economici di martedì che diano segnali circa la salute della seconda economia più grande del mondo.
Nonostante il forte rialzo all’inizio del quarto e ultimo trimestre del 2015, gli investitori rimangono intimoriti dalla minaccia proveniente dal rallentamento dell’economia mondiale, nonostante le banche centrali abbiano immesso sui mercati miliardi di dollari al fine di sostenere il sistema.
“Questo rallentamento economico sarebbe stato meno preoccupante se non fosse stato aggravato dalle pressioni deglazionistiche e se non fosse capitato in un momento in cui la fiducia circa la capacità della banche centrali di trovare soluzioni soddisfacenti non stesse vacillando”
commenta Didier Saint-Georges, direttore esecutivo del gruppo di investimento Carmignac.
L’indice azionario paneuropeo FTSEurofirst 300 era salito dello 0,3 per cento, anche il tedesco DAX aveva conquistato lo 0,8 per cento grazie ai buoni dati societari e all’ottimismo proveniente dalla Cina.
I maggiori indici europei sono ora indecisi sull’oscillazione in territorio negativo nella seconda parte della mattinata di scambi europei.
L’indice asiatico MSCI per l’area Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è aumentato dello 0,8 per cento, aumentato un rialzo impressionante dell’11 per cento durante questo mese, mentre gli investitori hanno ridimensionato le posizioni long sul dollaro USA e short su commodities e mercati emergenti.
Le azioni cinesi hanno mostrato un forte rialzo dopo che la banca centrale ha provveduto ad iniettare nuova liquidità nell’economia in difficoltà, riferendo che la correzione del mercato azionario "è quasi finita".
Il CSI 300 Index, che raccoglie le società più grandi quotate a Shanghai e a Shenzhen è salito del 3,2 per cento, mentre o Shanghai Composite del 3,3 per cento.
"Ogni segno di stimolo viene colto dai mercati come un segnale di stabilizzazione e di presenza di nuove opprotunità, soprattutto nei settori più in difficoltà, quelli legati alle materie prime",
ha detto Nicholas Yeo della Aberdeen Asset Management, con un patrimonio gestito di $ 490.8 miliardi di dollari a livello globale.
Il mercato giapponese è chiuso per festività.