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Borse: Cina sale ma inflazione sotto le attese. Nikkei in rosso, dollaro debole

lunedì 11 aprile 2016, di Flavia Provenzani

Le borse asiatiche recuperano le perdite della sessione di lunedì: il dato sotto le attese sull’inflazione in Cina ha aumentato le aspettative che Pechino continuerà ad aggiungere stimolo all’economia.

Nel mercato giapponese, il Nikkei chiude in rosso - il dollaro ha raggiunto i minimi di 17 mesi contro lo yen.

L’indice Nikkei è lontano dai minimi di sessione ma chiude comunque in negativo dello 0.44%. I dati sul Calendario Economico di oggi hanno mostrato un crollo degli ordini di macchinari del 9.2% a febbraio - segnalando ancora una forte debolezza degli investimenti.

Oltre a causa del peso del market mover, i mercati giapponesi restano appesantiti dal rafforzamento dello yen e dall’incertezza circa una prossima mossa della Bank of Japan.

In Cina, i dati di lunedì hanno mostrato che l’inflazione dei prezzi al consumo del paese è scesa oltre quanto previsto a marzo, mentre i prezzi all’ingrosso sono diminuiti meno delle attese - la pressione deflazionistica nel settore industriale potrebbe essere in calo.

Le continue politiche di stimolo al mercato da parte della banca centrale cinese, iniziate a fine 2014, devono ancora tradursi in un aumento importante dei prezzi - aumentando così le attese per l’arrivo di ulteriore stimolo.

"I dati IPC sono inferiore al previsto, per cui gli investitori ora si aspettano un ulteriore allentamento monetario",

ha detto Zhu Bin, analista presso la Southwest Securities Co.

Le borse cinesi hanno chiuso in positivo, con l’indice delle blue-chip CSI 300 a +1,7 per cento e lo Shanghai Composite a +1,8 per cento.

Il recente crollo del dollaro USA contro lo yen ha causato un coro di avvertimenti da parte dei funzionari di Tokyo. Ora gli investitori sono in allerta, in attesa di un intervento diretto da parte della Banca del Giappone con una vendita diretta di yen sul mercato.

Il capo di gabinetto Yoshihide Suga ha detto lunedì che i recenti movimenti della valuta sono stati frutto di speculazione e che il governo dovrebbe prendere misure, se necessario.

Il dollaro è vicino ai mini della scorsa scorsa settimana, raggiunti dopo che la Federal Reserve - banca centrale degli Stati Uniti - si è mostrata più cauta delle attese circa le tempistiche per i prossimi rialzi dei tassi di interesse.

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