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Bonus assunzioni: le 4 regole per non sbagliare
giovedì 3 ottobre 2013, di
All’indomani dell’approvazione del Decreto Lavoro, molti economisti manifestarono dubbi sulle potenzialità dello stesso e sull’effettiva utilità, chiedendosi: il Decreto Lavoro sarà un flop?
Sotto accusa in particolare i bonus assunzioni per gli under 30, dotati, alternativamente, di uno di questi requisiti:
- sono disoccupati da almeno sei mesi;
- non hanno un diploma superiore o professionale;
- vivono da soli con una o più persone a carico.
Il bonus assunzioni può raggiungere il tetto massimo di 650 euro mensili per 18 mensilità (con assunzione a tempo indeterminato), che diventano 12 nel caso di trasformazioni di contratti a termine in rapporti a tempo indeterminato.
Il 1 ottobre è partito il cosiddetto click day, grazie a cui i datori di lavoro possono richiedere gli incentivi tramite il sito dell’INPS: come è andata? Ieri il direttore centrale entrate dell’INPS, Antonello Crudo, ha dichiarato:
“Questa mattina avevamo circa 5500 domande, il dato è molto fluido perché ora per ora si va ad aggiornare. In questa fase si sta un pò stabilizzando l’afflusso di domande e non ha più la densità di ieri, quando abbiamo avuto 469 domande nel primo minuto e poi siamo andati per circa tre ore al ritmo di una domanda al secondo”.
Insomma né un boom, né un flop. Il budget a disposizione ammonta a 148 milioni di euro per il 2013 (su 794 complessivi da stanziare entro il 2016) per un massimo di 20.000 domande ammissibili. Stando ai dati di Antonello Crudo è stato già esaurito ¼ dei fondi. Il direttore ha aggiunto:
“La domanda può essere mandata sempre, poi se non ci sono più risorse viene respinta. Abbiamo previsto che le domande respinte nel primo momento possano rimanere latenti per 30 giorni. Qualora si rendano disponibili altre risorse perché un’azienda che ha prenotato poi non le utilizza realmente, oppure perché un rapporto di lavoro per cui sono state prenotate risorse per 18 mesi si interrompe prima, un’azienda può di nuovo usufruire dell’accesso al beneficio, anche se la domanda in un primo momento era stata respinta”.
Soddisfatto il Ministro Giovannini, che ha dichiarato:
“Speriamo che le aziende sappiano cogliere appieno l’opportunità che viene loro offerta. Mi auguro che il superamento dell’instabilità politica possa aiutare le imprese a programmare con maggiore certezza le assunzioni necessarie per cogliere i segnali di ripresa”.
Bonus assunzioni: le 4 regole
Quali sono gli errori da evitare? A cosa devono stare attenti i datori per non sbagliare l’invio della domanda?
Regola numero 1: rispettare determinati “paletti”. Ciò vuol dire che:
- le assunzioni non possono avvenire in attuazione di un precedente obbligo, ovvero non devono violare un altrui diritto di precedenza;
- il datore di lavoro non deve avere in atto sospensioni dell’attività lavorativa a causa di crisi o riorganizzazione;
- gli incentivi sono subordinati a quanto disposto dall’articolo 1, commi 1175-1176, della legge n. 296/2006 (adempimento degli obblighi contributivi, osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro; rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale).
Regola numero 2: rispettare i vincoli del regolamento Cee n. 800/2008 (condizioni di compatibilità con il mercato interno) e realizzare un incremento netto dell’occupazione. Il calcolo va effettuato in “Ula”, ovvero l’unità lavorativa annua. Come si calcola?
- un lavoratore a tempo indeterminato (full time), assunto per tutto il periodo da considerare, vale 1 Ula;
- gli altri dipendenti valgono una frazione di Ula, proporzionalmente alla durata e alla percentuale del rapporto;
- non si devono considerare i lavoratori in sostituzione;
E’ necessario poi il confronto tra il valore Ula dei 12 mesi precedenti l’assunzione con quello del giorno dell’assunzione, riferito ai 12 mesi successivi alla stessa.
Regola numero 3: realizzare un incremento della media occupazionale. L’incentivo viene concesso al datore che realizza un incremento della media occupazionale, ovvero un aumento dei dipendenti a tempo indeterminato rispetto alla media dei 12 mesi precedenti l’assunzione.
Se invece si tratta di una trasformazione a tempo indeterminato da tempo determinato, al fine di rispettare la “condizione incrementale”, il datore dovrà procedere con un’altra assunzione, con contratto di lavoro dipendente, senza però rispettare i requisiti del decreto lavoro.
Regola numero 4: compilare correttamente la domanda. Il datore deve inoltrare la domanda all’INPS, compilando sul sito il modulo “istanza 76-2013-prenotazione”, nell’applicazione “DiResCo” sul sito Inps, all’interno dei servizi online (Servizi on line > Per tipologia di utente > Aziende, consulenti e professionisti > Servizi per le aziende e consulenti (autenticazione con codice fiscale e pin) > “Dichiarazioni di responsabilità del contribuente”), seguendo le istruzioni della circolare INPS n. 138 del 27 settembre 2013.
Già dal giorno seguente all’invio della domanda, l’INPS comunica al datore se ci sono fondi disponibili per l’accoglimento della domanda e li prenota a sua nome. Ricordiamo che il bonus è riconosciuto in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande.
A quel punto il datore dovrà procedere nei 7 giorni seguenti all’assunzione o alla stabilizzazione del dipendente. Avrà poi 14 giorni lavorativi, dalla comunicazione di prenotazione positiva dell’INPS, per comunicare, tramite “DiResCo”, la sottoscrizione del contratto di lavoro.