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Berlusconi torna e il centrodestra perde voti: conviene a Salvini allearsi con Silvio?

venerdì 31 marzo 2017, di Alessandro Cipolla

Silvio Berlusconi torna in primo piano sulla scena politica italiana e il centrodestra perde voti: ma a Matteo Salvini conviene davvero allearsi con Forza Italia?

Periodo di grandi manovre sotto traccia questo per la politica nostrana, con tutti i vari partiti che stanno cercando di trovare il giusto assetto e la posizione migliore per prepararsi a questa campagna elettorale che sarà lunga e molto spigolosa.

Fino a qualche settimana fa il centrodestra viaggiava col vento in poppa nei sondaggi, spinto sia dalle problematiche del Movimento 5 Stelle a Roma che dalle liti e divisioni in seno al Partito Democratico.

Una situazione che ha spinto Silvio Berlusconi a tornare ad esporsi in primo piano nel centrodestra, rinvigorito anche dal voto del Senato sulla decadenza di Minzolini, che ha dato al leader di Forza Italia maggiori speranze in vista della sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani in merito alla sua candidabilità.

Fatto sta che da quel momento il centrodestra ha iniziato a perdere consensi, passando dall’essere la prima forza in campo come coalizione ad essere superata nei sondaggi dal Movimento 5 Stelle e avvicinata anche da un Pd che sembrerebbe essere in ripresa.

Alla luce di tutto questo, a Matteo Salvini e alla sua fedele alleata Giorgia Meloni conviene davvero allearsi alle prossime elezioni con Silvio Berlusconi?

L’effetto Berlusconi nei sondaggi

Per capire come siano mutati i sondaggi da quando Berlusconi è tornato in sella nel centrodestra, prendiamo come punto di riferimento le rilevazioni elettorali che l’istituto EMG Acqua realizza ogni settimana per il TG LA7 di Enrico Mentana.

Lo scorso 27 febbraio il centrodestra unito veniva dato da EMG come la prima forza del paese al 30,4%, seguito dal Movimento 5 Stelle al 28,4% e dal Partito Democratico al 28%. In particolare in grande ascesa era la Lega Nord, che si andava ad attestare al 13,3% con Forza Italia al 12,2%.

Leggendo gli ultimi sondaggi politici elettorali, la situazione invece è molto cambiata nell’arco di un solo mese di tempo. Adesso il Movimento 5 Stelle è il primo partito al 30,3%, il centrodestra unito è indicato al 28,7% mentre il Pd è al 26,9%.

Lega Nord e Forza Italia vengono dati entrambi all’11,9%, con il carroccio che quindi nell’ultimo mese avrebbe perso l’1,4%, mentre gli azzurri lo 0,3%. Stabile invece Fratelli d’Italia sempre inchiodato al 4,9%.

Mentre prima i voti del Movimento 5 Stelle erano stati intercettati dalla Lega Nord, ora sta avvenendo l’esatto contrario. Si potrebbe pensare quindi che molti elettori del carroccio stiano pensando di votare i pentastellati dopo la sorta di ufficializzazione di un accordo elettorale con Forza Italia.

A Salvini conviene allearsi con Berlusconi?

Anche se ancora non c’è stato nessuna intesa ufficiale, la crescita del centrodestra unito ha spinto nelle settimane scorse ad accelerare per trovare un accordo di coalizione tra Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Già si parlava della scelta del candidato premier da presentare, con Matteo Salvini che sembrava essere disposto anche a cedere il ruolo ad un’altro, con il compagno di partito Luca Zaia in pole position.

Questo accordo tacito con Berlusconi però può aver provocato una sorta di corto circuito nell’elettorato leghista dell’ultim’ora, ovvero quello che non fa parte dello zoccolo duro del carroccio ma che proviene da altri partiti.

Tutti cittadini questi che sarebbero pronti a votare Salvini ma non Berlusconi, visto come la vecchia politica da rottamare e simbolo di una stagione politica che gli italiani vogliono mettersi alle spalle.

La Lega Nord starebbe quindi pagando lo scotto di questa alleanza, che al momento non sembrerebbe neanche fruttare chance di poter vincere le elezioni.

Resta sempre concreta poi l’ipotesi di un saluto di Forza Italia dopo il voto per fare un governo dalle larghe intese se ci dovesse essere un pareggio alle urne, ipotesi questa al momento che è la più probabile.

Ecco allora che a Matteo Salvini e Giorgia Meloni in fondo potrebbe convenire di più non allearsi con Silvio Berlusconi, presentandosi alle prossime elezioni da soli e magari assieme solo al Polo Sovranista di Alemanno e Storace.

Una scelta questa che azzererebbe le chance di vittoria alle prossime elezioni, ma che al lungo termine potrebbe rivelarsi vincente. Passare un’altra legislatura all’opposizione, senza apparentamenti scomodi e ingombranti, non sarebbe poi una tragedia.

Salvini e la Meloni partirebbero da una base che potrebbe raggiungere anche il 20%, iniziando così a preparare il terreno per l’attacco decisivo a Palazzo Chigi alle elezioni successive.

Finora la convivenza tra Salvini e Berlusconi è stata forzata, in quanto entrambi non si amano per niente, senza però il miraggio di una vittoria elettorale una separazione potrebbe essere la soluzione migliore per entrambi.

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