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Sondaggi politici elettorali: Bersani in netto calo come la Lega, sale il Pd

martedì 28 marzo 2017, di Alessandro Cipolla

Sondaggi politici elettorali: Pier Luigi Bersani e i suoi Democratici Progressisti in netto calo così come la Lega Nord e Forza Italia, torna a salire il Partito Democratico mentre il Movimento 5 Stelle continua la sua crescita consolidandosi come primo partito del paese.

Questa è la fotografia della situazione attuale fornita dal consueto sondaggio politico elettorale realizzato dall’istituto EMG Acqua per il TG La7 di Enrico Mentana nel fine settimana del 25 e 26 marzo.

Il primo dato che emerge è quella che sembrerebbe essere l’ormai irrefrenabile corsa del Movimento 5 Stelle che continua ad aumentare il proprio consenso, mentre dopo settimane di calo anche il Pd torna a far registrare il segno positivo rispetto a sette giorni fa.

Forte calo per tutti i partiti di centrodestra e in particolar modo della Lega Nord, con i Democratici Progressisti di Bersani che dopo il loro esordio positivo nei sondaggi politici elettorali ora fanno registrare un brusco passo indietro. Riscuote consensi invece Alternativa Popolare, la nuova creatura politica di Angelino Alfano nata dalle ceneri del Ncd.

Sondaggi politici elettorali: scende tutto il centrodestra

Il sondaggio politico elettorale realizzato dall’istituto EMG Acqua per il TG La7 conferma quello che ormai è l’andazzo delle ultime settimane: il Movimento 5 Stelle guadagna sempre più consensi e ormai è saldamente il primo partito in Italia.

Inverte invece il trend negativo degli ultimi tempi il Partito Democratico, alle prese con la bagarre interna delle primarie ma che torna, anche se di poco, a salire dopo i tonfi degli scorsi sondaggi politici elettorali.

Netto calo poi per tutti i partiti di centrodestra. La Lega Nord scende vistosamente e ora viene data alla pari con una Forza Italia in calo anche lei. Dopo una buona crescita, perde consensi anche Fratelli d’Italia per una coalizione che sembrerebbe al momento in crisi.

Tra i partiti di nuova formazione significativo balzo in avanti per Alternativa Popolare, che al momento secondo il sondaggio sarebbe sopra la soglia di sbarramento. Si ferma invece la crescita dei Democratici Progressisti che scende nei consensi, stabili invece gli altri partiti della galassia della sinistra.

Vediamo allora le percentuali assegnate ad ogni partito dal sondaggio politico elettorale realizzato per conto del TG La7, mettendo tra parentesi la differenza di percentuale rispetto alla stessa indagine condotta sette giorni prima e nella terza colonna il numero dei deputati che ogni partito al momento otterrebbe.

  • Movimento 5 Stelle 30,3% (+0,4%) 199
  • Partito Democratico 26,9% (+0,1%) 182
  • Lega Nord 11,9% (-0,5%) 77
  • Forza Italia 11,9% (0,3%) 79
  • Fratelli d’Italia 4,9% (-0,1%) 32
  • Democratici Progressisti 4% (-0,3%) 26
  • Alternativa Popolare 3,4% (+0,5%) 22
  • Sinistra Italiana 1,7% (+0,1%) 1
  • Campo Progressista 1% (/) /
  • Altri 4% (+0,1%) 12

Anche questa settimana quindi, in base all’attuale legge elettorale aspettando quella nuova, non ci sarebbe nessun partito o coalizione in grado di ottenere la maggioranza alla Camera, a meno di una unione tra Pd e Movimento 5 Stelle, cosa molto improbabile.

Sondaggi politici elettorali: M5S conquista i voti della Lega

Osservando le variazioni delle percentuali tra lo stesso sondaggio politico elettorale effettuato sette giorni fa rispetto a quello appena divulgato, si può intuire in maniera chiara come si siano spostati i voti.

La crescita degli ultimi tempi del Movimento 5 Stelle è coincisa con un brusco calo della Lega Nord: facile quindi che una parte dell’elettorato del carroccio nelle ultime settimane si sia spostato verso le posizioni dei grillini.

In fondo, mesi fa era avvenuto l’esatto contrario con la Lega che aveva approfittato della situazione che si era venuta a creare a Roma per rosicchiare diversi consensi al Movimento 5 Stelle.

Ora che la burrasca romana sembrerebbe essere alle spalle, i 5 Stelle hanno ripreso la loro marcia anche se la soglia del premio di maggioranza al momento è ancora lontana, ma arrivare comunque primi alle elezioni potrebbe mettere il Movimento in condizioni ugualmente di governare a patto però di accettare un appoggio esterno.

Il calo di Forza Italia può essere riconducibile invece alla crescita di Alternativa Popolare, che riunendo tutti i moderati sotto lo stesso simbolo può far presa sull’elettorato centrista che magari non vede di buon occhio l’alleanza di Silvio Berlusconi con Matteo Salvini.

A sinistra sembrerebbe essere già finita la spinta dei Democratici Progressisti: la sensazione qui è che se non uscirà fuori in questo partito un leader forte e capace di fare breccia nell’elettorato del Pd, difficilmente si potrà andare oltre l’attuale percentuale.

Come sempre l’ago della bilancia sarà la nuova legge elettorale, visto che allo stato delle cose la situazione è quella di un sostanziale pareggio che andrebbe a creare una pericolosa situazione di stallo politico che il nostro paese al momento non si può permettere.

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