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King: Bank of England pronta a intervenire se necessario. L’analisi economica BoE
mercoledì 24 ottobre 2012, di
La Bank of England è pronta ad iniettare più liquidità nella fragile economia Britannica se i (recenti) segni positivi dovessero svanire, è quanto annunciato dal governatore della BoE, Mervyn King, durante il discorso di ieri con il quale egli ha sottolineato il rischio di rallentamento per le economie emergenti.
King ha respinto le insistenti voci che spingevano per ulteriori stimoli spiegando come la combinazione di politica monetaria e politica fiscale possa diventare pericolosa. Dalle parole del governatore BoE emerge, infine, un quadro completo sulla situazione economica del Regno Unito.
Quando nuovi interventi?
Il governatore King ha lasciato la porta aperta a possibili nuovi alleggerimenti (nella forma di quantitative easing) nel mese di novembre, sottolineando però come il supporto della banca centrale non possa posticipare per sempre il punto di dover affrontare la spinosa questione del debito.
Secondo quanto riportato del discorso tenutosi a Cardiff ieri, King ha detto: "Una cosa che ci sembra molto evidente è che il recupero e il riassestamento dell’economia del Regno Unito procede ad andatura lenta ed incerta".
"La commissione per la politica monetaria (MPC) valuterà seriamente la possibilità di un ampliamento del piano di acquisti, ma se le condizioni economiche dovessero deteriorare allora la MPC sarà pronta ad iniettare nuovo denaro nell’economia" ha poi aggiunto il governatore della BoE.
Aspettative
Molti economisti sostengono che la Bank of England decida di implementare il proprio quantitative easing oltre i 375 miliardi di Sterline, a partire dal prossimo mese quando gli ultimi 50 miliardi saranno completati.
Regno Unito: analisi economica dalla BoE
Durante il suo discorso, Mervyn King, governatore della BoE ha parlato dell’economia del Regno Unito, fornendo un quadro abbastanza completo dalla prospettiva della banca centrale:
– Prodotto interno lordo: secondo King, il PIL britannico si è rivelato più debole del previsto, sebbene le aziende abbiano creato un numero di posti di lavoro come non accadeva dalla metà degli anni ’90.
– Inflazione: una caduta dell’inflazione ha alleggerito il colpo sui consumatori britannici e gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio mostravano un miglioramento. Tuttavia, l’aumento di prezzo dei prodotti alimentari ed energetici manterrà l’inflazione al di sopra del 2% per tutto il 2013.
Tra il mese di luglio e il settembre del 2012 l’economia del Regno Unito mostra leggeri segni di miglioramento dopo tre trimestri di continuata contrazione. Ma i problemi non sono ancora tutti risolti, visto che l’economia deve ancora misurarsi con le misure di austerity imposte dal governo e le minacce dalla crisi del debito. A tal proposito, il Governatore King ha sottolineato come sia compito della Banca Centrale cercare di arginare gli effetti di questi elementi, ma come sia impossibile prevenirli.
Respinta la possibilità che la Bank of England possa entrare nel meccanismo di finanziamento governativo: King ha spiegato come un procedimento del genere combinerebbe pericolosamente politica monetaria e politica fiscale.
Costi di finanziamento alle banche
Uno dei grandi problemi del Regno Unito è il costo di finanziamento per le banche, troppo elevato per l’accesso da parte dei cittadini. Attraverso lo schema "Funding for Lending" (lett. Finanziamento per i prestiti), la Bank of England fornisce finanziamenti vantaggiosi alle banche che promuovano i mutui ipotecari e i prestiti alle imprese, contribuendo così a mantenere bassi i costi di finanziamento.
"Il problema è l’insufficienza di capitali" ha poi concluso King, sottolineando come "la maggior parte del mondo industrializzato sia riluttante ad ammettere il problema che riguarda la scarsa capitalizzazione del sistema bancario".