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Bank of England: “In Grecia situazione pericolosa, ma niente rischio contagio”
giovedì 2 luglio 2015, di
Gli sviluppi sulla crisi in Grecia denotano un peggioramento e una situazione di pericolo, ma ancora non ci sono segnali che possano far pensare ad un contagio in altri Paesi alla periferia dell’Eurozona.
Crisi in Grecia: rischio contagio? Parla la Bank of England
"I mercati finanziari non indicano un possibile contagio o la diffusione di rischi simili in zone periferiche"
ha detto Jon Cunliffe, vice governatore della Bank of England durante un’intervista radiofonica alla BBC.
“La situazione, però, è molto volatile e pericolosa”
Il primo ministro ellenico, Alexis Tsipras, esorta i greci a respingere un accordo di salvataggio internazionale - votando No al referendum del 5 luglio - e distrugge così qualsiasi prospettiva di recuperare i rapporti con i partner dell’Unione Europea prima di domenica, giorno in cui verrà deciso il futuro della Grecia in Europa.
Proprio in una teleconferenza di ieri, l’Eurogruppo ha convenuto di bloccare le trattative su un prossimo piano di salvataggio della Grecia fino alla conclusione e all’esito del referendum.
Il vice governatore Cunliffe spera che la Grecia e i suoi creditori saranno in grado di riprendere il dialogo dopo il referendum, così da trovare un modo per evitare la Grecia lasci l’Eurozona.
"Mi auguro vivamente che non accada. Credo che il governo greco, il popolo greco abbiano messo in chiaro la propria volontà di rimanere nell’euro, e i partner della Grecia hanno fatto lo stesso"
ha detto Cunliffe.
In precedenza, il governatore della BoE, Mark Carney, però, si era detto pronto a tutto pur di limitare eventuali ripercussioni date dall’abbandono dell’Eurozona da parte della Grecia, bella possibilità di una Grexit.
Separatamente, Cunliffe ritiene che qualsiasi decisione prenda la HSBC - Hongkong & Shanghai Banking Corporation - a favore dello spostamento della propria sede al di fuori della giurisdizione della Banca d’Inghilterra sarà guidata da considerazioni commerciali piuttosto che da una ricerca di regolamenti più convenienti per la banca.
La Gran Bretagna, subito dopo la crisi finanziaria, ha rafforzato in modo significativo le regole sulle retribuzioni bancarie e sui requisiti di capitale, ha anche imposto una tassa speciale sui bilanci globali delle banche.
La HSBC ha detto che sta valutando se mantenere la propria sede a Londra o se tornare in Asia.
Fonte: Reuters