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Banche: lo Stato userà il suo “trucchetto” per salvare anche Carige?

giovedì 16 febbraio 2017, di C. G.

Stato e crisi banche: ricapitalizzazione precauzionale per Carige? - La crisi delle banche italiane non sembra voler abbandonare il palcoscenico economico del Belpaese e ora, tra le nuove vittime potrebbe esserci anche Banca Carige, forse prossima ad una ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato.

Guardando al quadro generale non si può non notare la mole di operazioni cui molte delle banche italiane sono state soggette. Quella su Banca Carige potrebbe rappresentare solo l’ultima di queste operazioni che comporterà un ulteriore esborso da parte dello Stato.

Le banche italiane sono immerse fino al collo in una critica situazione che ancora non permette di scorgere il sereno. A ciò si aggiungano anche i problemi del Belpaese, ora alle prese con una manovra correttiva richiesta dall’Europa che potrebbe come al solito ricadere sulle tasse dei cittadini. Per non parlare poi degli ultimi sconfortanti dati sul debito pubblico italiano.

In un contesto del genere, quante possibilità ha il sistema di banche italiane di uscire da una crisi che ormai sembra sempre più pressante? I tentativi di migliorare la situazione, oggi concentrati nel decreto salva-banche, avranno un esito positivo? Ecco in che situazione versa il nostro sistema bancario ed ecco perché anche Carige potrebbe essere prossima ad una ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato.

Banca Carige: lo Stato salverà anche lei? Le ultime notizie

Le ultime notizie di mercato hanno dato quasi per scontata una prossima ricapitalizzazione precauzionale per Banca Carige. Tali indiscrezioni hanno fatto crollare il titolo già nelle scorse sessioni di Borsa, mentre ad oggi le azioni dell’istituto continuano a perdere più dell’1%. Un’operazione del genere su Banca Carige dovrebbe essere evitata a tutti i costi, ma potrebbe davvero essere in dirittura d’arrivo.

Se anche Banca Carige dovesse essere sottoposta a ricapitalizzazione precauzionale, l’operazione aggiungerebbe un’altra tessera al puzzle della disastrata situazione delle banche in Italia. Le ultime notizie di stampa hanno rivelato la volontà di Carige di cedere entro il 2017 un pacchetto di crediti deteriorati per 2 miliardi di euro e proprio tale obiettivo potrebbe prevedere anche un aumento di capitale.

L’opzione potrebbe essere davvero in arrivo anche alla luce dei disastrosi conti di Banca Carige che, rivelando una perdita netta di 297,29 milioni di euro, hanno fatto sprofondare le azioni dell’istituto. La ricapitalizzazione per Banca Carige potrebbe davvero essere una possibilità. Il prossimo passo dell’istituto sarà comunque la presentazione del piano industriale prevista per il prossimo 28 febbraio.

Intervento dello Stato sulle banche: non solo Carige

La crisi del sistema di banche italiane non ha solo a che vedere con Carige. L’ipotesi rappresenta solo l’ultima di una lunga serie di operazioni di ricapitalizzazione che riguardano o potrebbero riguardare il sistema bancario italiano. Si pensi solo ad Mps, e al fallito aumento di capitale che ha aperto le porte al salvataggio statale. Insomma, i problemi del sistema di banche italiane appaiono più gravi che mai.

L’intervento dello Stato, tuttavia, potrebbe non fermarsi alle sole Mps e Carige, ma potrebbe riguardare anche il salvataggio delle banche venete. Secondo le ultime notizie, infatti, anche Veneto Banca e Popolare di Vicenza, i due istituti prossimi alla fusione, potrebbero essere presto soggette ad una ricapitalizzazione precauzionale dal valore di 5 miliardi di euro. Questo rappresenterebbe l’ennesimo tentativo da parte dello Stato italiano di salvare il sistema bancario del paese e metterebbe ancora una volta in luce le grandi quantità di denaro utilizzato per arginare la crisi. Staremo a vedere quanto queste indiscrezioni troveranno conferma nei fatti.

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