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Banca di Francia avverte: +30 miliardi di debito l’anno se si esce dall’Euro
martedì 14 febbraio 2017, di
Marine Le Pen spinge per l’uscita dall’Euro, ma la Banca di Francia mette in guardia gli elettori francesi su una possibile Euro Exit.
Con la campagna elettorale per le prossime elezioni presidenziali francesi che sta entrando nel vivo, in Francia comincia a farsi largo lo spettro legato a una possibile elezione della populista di destra Marine Le Pen.
Nelle ultime settimane il leader del Front National ha presentato il proprio programma elettorale, i cui punti hanno messo in guardia gli osservatori del mondo della finanza e dei mercati circa gli effetti che potrebbe causa un’uscita dall’Euro della Francia.
Marine Le Pen negli scorsi mesi ha criticato aspramente l’Unione europea promettendo ai propri elettori di lottare contro l’apparato burocratico tentacolare dell’UE e di battersi affinché la Francia possa riconquistare la sovranità che le sarebbe stata sottratta.
In particolare Marine Le Pen ha fatto sapere di essere intenzionata, una volta eletta Presidente, ad “andare a Bruxelles per avviare immediatamente le trattative per permettere di restituire ai francesi la loro sovranità”, e ha attaccato l’Euro definendolo uno dei principali problemi dell’Unione europea, descrivendo le sue proposte economiche legate al “patriottismo economico, al protezionismo intelligente e al ritorno all’indipendenza monetaria”.
Il leader del Front National ha inoltre aggiunto che “l’Euro è un grave ostacolo allo sviluppo dell’economia francese”.
Marine Le Pen contro l’Euro: la reazione della Banca di Francia
Alle dichiarazioni di Marine Le Pen contro l’Euro e su una eventuale uscita della Francia dalla moneta unica ha risposto la Banca di Francia per voce del governatore Francois Villeroy de Galhau. Quest’ultimo ha messo in guardia gli elettori francesi sui costi e sulle conseguenze che si troverebbe a dover affrontare la Francia in caso di uscita dall’Euro, sottolineando come i tassi di interesse sarebbero destinati a crescere.
I dati dei sondaggi che nelle ultime settimane hanno dato Marine Le Pen in vantaggio su i suoi principali rivali, almeno al primo turno, hanno causato instabilità nei mercati tanto che lo spread francese nei confronti della Germania ha raggiunto il punto più alto degli ultimi quattro anni.
“Il recente aumento dei tassi francesi, che penso sia soltanto temporaneo, corrisponde a una certa preoccupazione per una eventuale uscita della Francia dall’Euro”
ha fatto sapere Villeroy de Galhau in un’intervista rilasciata all’emittente radiofonica Francia Inter.
Domenica 12 febbraio Marine Le Pen è tornata a picchiare duro contro la moneta unica ribadendo che questa rappresenterebbe soltanto un limite per la sovranità francese.
“Non posso tenere fede alle mie promesse di mettere in atto un protezionismo e una politica industriale intelligente con la moneta unica. L’euro rappresenta un freno all’economia, un ostacolo alla ripartenza. L’euro non è una valuta, è un vero e proprio strumento politico"
ha dichiarato il candidato alla presidenza.
Villeroy si è detto estremamente contrario alle dichiarazioni del candidato del Front National, dichiarando che per la Francia lasciare l’Euro significherebbe vedere cresce di circa 30 miliardi di euro l’anno il proprio debito pubblico.
Villeroy ha poi difeso la moneta unica definendola un salvagente in un contesto incerto e precario come quello che stiamo vivendo. “Se fossimo soli - ha concluso Villeroy - non saremmo in grado di affrontare la speculazione sui mercati finanziari”.