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Banca Carige: Fiorentino, istituto deve essere protagonista del processo M&A in Italia
giovedì 29 marzo 2018, di
Banca Carige a breve potrebbe essere fra le protagoniste del processo di integrazione del settore bancario italiano. Lo ha confermato l’amministratore delegato dell’istituto ligure, Paolo Fiorentino, a margine dell’Assemblea degli azionisti che si è tenuta quest’oggi.
Per Carige entrare a far parte del processo di concentrazione in atto nel settore bancario è inevitabile e affinché “ciò avvenga nel modo migliore e più conveniente per gli azionisti bisogna lavorare per rendere la banca il più attraente possibile”, ha specificato Fiorentino. Per l’amministratore delegato “c’e’ in atto un inesorabile processo di consolidamento e Carige non può permettersi di rimanerne fuori”.
Oggi è stata una giornata campale per Banca Carige in quanto si sono riuniti i soci dell’istituto presso i Magazzini del Cotone di Genova per approvare il bilancio del 2017, esercizio che si è chiuso, lo ricordiamo, con una perdita di 385,4 milioni di euro.
La fotografia dell’azionariato emersa dalla lettura del libro soci non ha mostrato variazioni di rilievo. Dei quattro azionisti rilevanti della banca (Malacalza Investimenti, Gabriele Volpi, Sga e The Capital Investment Trust riconducibile a Raffaele Mincione) solo Raffaele Mincione era assente. Ricordiamo che in occasione dell’aumento di capitale da 550 milioni Malacalza aveva ottenuto l’autorizzazione della Bce a salire al 28%.