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BCE e BOJ: chi svaluterà di più la moneta?

lunedì 9 novembre 2015, di Nicola D’Antuono

Dicembre potrebbe essere un mese chiave per le due banche centrali più influenti al mondo, ovvero la FED e la BCE, in quanto sono attese manovre monetarie con impatto potenzialmente enorme sui mercati internazionali. Da un lato c’è l’istituto di Washington ormai pronto ad incrementare il costo del denaro per la prima volta da metà 2006; dall’altro Mario Draghi non aspetta altro che rafforzare il programma di quantitative easing già in corso da marzo, e magari tagliare ancora i tassi, in modo tale da risollevare l’asticella del tasso di inflazione e rilanciare la crescita economica nell’Eurozona.

Nel Sud-Est asiatico una banca centrale potrebbe, però, non restare a guardare e spingere ulteriormente sull’acceleratore per rafforzare il suo piano di acquisto asset, in risposta alle strategie monetarie ultra-espansive europee. Si tratta chiaramente della Bank of Japan, che da aprile 2013 attua un piano di QE dalle proporzioni eccezionali (circa 80mila trilioni di yen all’anno). L’istituto di Tokyo, però, potrebbe vedersi costretto ad aumentare ancor di più gli acquisti di asset, per non farsi superare dalla BCE nella cosiddetta “guerra delle valute” dove vince chi svaluta di più.

Da quando nel dicembre del 2012 si è insediato il premier nipponico Shinzo Abe, grande sostenitore di una politica monetaria ultra-accomodante per combattere la deflazione ultra-ventennale nel paese del Sol Levante, lo yen ha perso già più del 50% del proprio valore nei confronti del dollaro americano. In Europa, invece, da quando Mario Draghi ha annunciato l’avvio di una politica monetaria fatta di tassi a zero (e negativi sui depositi presso la BCE), e poi il QE a marzo scorso, l’euro ha perso il 30% del proprio valore nei confronti del biglietto verde. Secondo gli esperti del forex il cambio Euro/Dollaro scenderà ulteriormente nei prossimi mesi, fino a toccare la parità.

La BOJ potrebbe rispondere con un ampliamento del suo piano di QE, estendendo gli acquisti ad altri asset oppure aumentando l’ammontare del programma stesso. Una cosa appare comunque quasi certa: ad oggi né l’euro né lo yen sono valute in grado di assicurare una tranquillità operativa ai portafogli dei grandi investitori istituzionali, per cui è possibile un ulteriore deprezzamento entro i prossimi dodici mesi. Chi svaluterà di più tra BCE e BOJ? La sensazione è che l’Eurotower abbia maggiori carte da giocare per svalutare la moneta, senza contare che in caso di sell-off sui mercati lo yen dovrebbe rivalutarsi molto nei confronti delle principali valute.

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