BCE: QE or not QE? Oggi parla Mario Draghi

Alle 14.30 di oggi il Presidente della BCE Mario Draghi si siederà sulla sua sedia e riferirà ai mercati quanto deciso nel corso di una delle riunioni più importanti e più attese dell’anno.

Il board, attualmente riunito, sta infatti scegliendo quali misure adottare per contrastare la crisi economica che affligge l’Eurozona, ma soprattutto per ovviare a un inflazione ancora, pericolosamente, troppo bassa (0,3%).

Fino a pochi giorni fa erano in molti a credere nell’avvio del Quantitative Easing, ma dopo le parole pronunciate dal vicepresidente dell’istituto centrale, gli entusiasmi sembrano essersi raffreddati. Victor Constancio ha infatti indicato il primo trimestre del 2015 come periodo più probabile per introdurre una maggiore liquidità nei mercati. Tutto rimandato al prossimo anno dunque. Secondo gli analisti, Draghi oggi non prometterà nessuna nuova misura, ma semplicemente chiarirà quanto la BCE sia vicina a varare il QE.

"Non credo che accadrà oggi, ma Francoforte potrebbe però fornire indicazioni meno vaghe sulla tempistica di questa operazione, anche perchè prima o poi il mercato andrà a testare le promesse di Draghi"

afferma un operatore del mercato obbligazionario.

Il Governatore prenderà tempo, nell’attesa di risolvere i contrasti interni al direttivo e capire quanto possa spingersi oltre. Che gli equilibri all’interno del board siano alquanto precari, ormai è cosa nota. Trovare un punto d’incontro tra le due opposte fazioni che si sono create a causa del Quantitative Easing significa semplicemente decidere da quando farlo partire. Oggi sarebbe uno smacco per i No, ma i primi mesi del 2015 diventeranno cruciali per la politica Economica dell’Eurozona.

Nel frattempo la curiosità dei mercati dell’Eurozona non accenna a placarsi. Ma se i listini azionari europei si muovono cauti in attesa di sentire le parole di Mario Draghi, è il Forex, come al solito, a "comportarsi in maniera ardita:" Stamattina l’Euro ha infatti iniziato le contrattazioni sotto quota 1,23 dollari (minimo da 27 mesi), per poi risalire lentamente a 1,2316. Lo Spread Btp-Bund ha aperto a 123 punti con il rendimento del Btp decennale all’1,98%.