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Azionario USA: operazioni di M&A sostengono una Wall Street poco volatile
martedì 1 novembre 2016, di
A tenere banco ieri a Wall Street sono stati gli accordi di M&A annunciati da alcune delle più grandi aziende USA.
Pubblicati anche i dati sulle spese personali per consumi ed i redditi personali, entrambi si sono scostati leggermente dalle previsioni, ma senza particolari colpi di scena. Si resta in attesa delle elezioni presidenziali dopo lo scandalo mailgate svelato dall’FBI in cui è coinvolta Hillary Clinton. I candidati si eguagliano a meno di dieci giorni dal voto.
Azionario USA: Wall Street sostenuta dagli accordi di M&A
Dopo quattro sedute in rosso dovute all’incertezza proiettata sui mercati dagli scandali sollevati dall’FBI riguardo le mail della candidata repubblicana Hillary Clinton, la borsa USA torna a salire. La seduta di ieri si è conclusa in area 2128 punti per l’S&P500, con i prezzi che tornato a testare il supporto di lungo periodo.
Sul fronte macroeconomico è stato registrato un lieve aumento delle spese personali per consumi che a settembre sono salite dello 0,5%, in linea con le aspettative degli analisti, mentre nel mese precedente erano scese dello 0,1%. I redditi personali invece sono aumentati dello 0,3%, leggermente al di sotto della previsione dello 0,4%, ma comunque leggermente al di sopra dello 0,2% registrato il mese precedente.
A sostenere l’azionario sono però le operazioni di M&A comunicate nella giornata di ieri. Ad attirare l’attenzione è stata soprattutto General Electric che ha confermato le indiscrezioni riguardo una possibile fusione tra le attività di Oil&Gas della multinazionale di Boston con Baker Hughes, una delle più grandi aziende al mondo di servizi energetici. L’operazione, per un valore di 30 miliardi di dollari, darà alla luce una nuova società con ricavi per oltre 25 miliardi di dollari.
L’altra ufficializzazione è arrivata da Centurylink con l’ufficializzazione dell’acquisto di Level 3 Commucations per un valore di 34 miliardi di dollari da regolarsi parte in contanti e parte in azioni.
Il mercato non sembra invece apprezzare la decisione di Dominion Midstream Partners di acquisire Questar Pipeline. Poco mossa invece Tesla Motors dopo che il direttore generale ha svelato la nuova gamma di prodotti energetici a seguito dell’accordo con la specialista di pannelli solari Solarcity.
Azionario USA: prezzi al test del supporto, quale scenario attendersi per il futuro?
Giornata di acquisti a Wall Street dopo le forti vendite della scorsa settimana. I prezzi sono di nuovo al test del supporto di lungo periodo in area 2120 punti.
Trend rialzista che sembra si stia compromettendo dopo le forti vendite avvenute nelle ultime sedute. Mercato USA che sta scontando il rischio politico oltre l’incertezza sull’aumento dei tassi di interesse USA. Solo le operazioni di M&A riescono a sollevare l’indice nella giornata di ieri.
Nell’area di supporto a 2120 punti gli operatori sembrano voler comprare non permettendo ai prezzi di rompere il livello al ribasso. La trendline ribassista di breve sembra però guidare i prezzi. La media a 200 sedute funge da supporto mentre quelle a 20 e 50 periodi hanno rotto al ribasso la media a 100, ciò potrebbe essere utilizzato come filtro per uno short di breve termine.
In questa situazione lo scenario short sembra probabile, ma bisognerà attendere la rottura del supporto al ribasso e della media a 200 periodi. Lo scenario politico sarà senz’altro il fattore più influente in questo periodo di crescente incertezza.
