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Attentati Barcellona: è sicuro partire in Spagna?
venerdì 18 agosto 2017, di
Gli attentati di Barcellona sconvolgono l’Europa: è sicuro partire adesso?
Nella giornata di ieri la capitale della catalogna è stata colpita al cuore da un attacco terroristico, poi rivendicato dall’Isis. Erano le 17:00 quando un furgone con a bordo dei militanti jihadisti si è scagliato sulla folla delle Ramblas, provocando 13 vittime e più di 80 feriti.
Ma il bilancio delle vittime poteva essere persino più alto nel caso in cui non ci fosse stato il tempestivo intervento della polizia di Cambrils, città catalana distante due ore di auto da Barcellona. Qui in piena notte un’Audi A3 con a bordo cinque assalitori dell’Isis dotati di cintura esplosiva stavano per andare contro la folla nell’area pedonale, ma fortunatamente la polizia locale li ha intercettati per tempo fermando la loro furia omicida sul nascere. Dopo un conflitto a fuoco gli assalitori sono stati uccisi, mentre sei civili e un poliziotto sono rimasti feriti.
Le autorità hanno confermato che si tratta di un attacco collegato con gli attentati di Barcellona; l’intera Spagna, quindi, è sotto attacco.
Italiani a Barcellona: numeri utili della Farnesina
Per adesso sono 13 le vittime accertate per l’attentato di Barcellona, ma per l’attacco dell’Isis sono rimaste ferite altre 86 persone - tra cui figurano anche bambini - tra cui ce ne sono 15 in condizioni gravi.
Come riportato dalle autorità spagnole, tra vittime e feriti le persone coinvolte negli attentati di Barcellona appartengono a diciotto nazionalità differenti, tra le quali figura l’Italia.
Per adesso le prime vittime accertato sono tre cittadini tedeschi e un belga, ma la Farnesina ha già avviato le opportune verifiche per verificare quali italiani - e in che modo - sono stati coinvolti nell’attacco. A tal proposito è stato attivato un numero di emergenza - +39 0636225 - da chiamare solo in caso di vera necessità, così da lasciare libera la linea per chi deve chiedere informazioni sui propri familiari scomparsi dopo l’attacco.
#Barcellona #Ramblas: #UnitàdiCrisi al lavoro per verificare eventuale presenza di connazionali in stretto contatto con #Consolato d'Italia pic.twitter.com/UZ4guH3FAB
— Farnesina 🇮🇹 (@ItalyMFA) 17 agosto 2017
Terroristi ancora liberi?
Mentre i 5 autori dell’attentato a Cambrilis sono rimasti tutti uccisi nel conflitto a fuoco con la Polizia locale, l’autore dell’attentato di Barcellona - ovvero l’autista del furgone - è ancora libero, come confermato dalle autorità catalane. Si tratta di un uomo alto circa un metro e settanta, che al momento dell’attacco indossava una camicia bianca a righe.
Altri due attentatori invece sono stati arrestati circa due ore dopo l’attentato, ma tra loro come vi abbiamo appena specificato non c’è l’autista killer.
In tutta la Spagna è partita la caccia all’uomo.
Andare a Barcellona adesso è sicuro?
Prima è stata Parigi, poi Bruxelles, Nizza, Berlino, Manchester e adesso Barcellona; insomma, nessuno in Europa e nel mondo è al sicuro dalla follia omicida jihadista.
Il modus operandi dell’Isis d’altronde non aiuta ad intercettare per tempo un presunto attacco; per i militanti jihadisti infatti non è difficile entrare in possesso di un furgone così da scagliarsi a tutta velocità verso un luogo molto affollato per provocare il maggior numero di vittime.
Naturalmente quanto successo a Barcellona non fa che alimentare la paura, d’altronde è proprio questo l’intento dei militanti dell’Isis: scatenare terrore, trasmettere il messaggio che nessuno è al riparo da una possibile azione omicida jihadista, neppure l’Italia.
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Da sempre Barcellona è una meta molto ambita dagli italiani e chi per i prossimi giorni ha in programma un viaggio verso la catalogna starà sicuramente pensando di rinviare o annullare la partenza. Andare a Barcellona adesso è sicuro? Come dichiarato all’inizio di questo articolo non solo Barcellona ma tutta la Spagna sembra essere sotto attacco, ma l’allerta è massima e tutte le forze sono state schierate per garantire la sicurezza di cittadini e turisti.
Ecco perché se avete in programma un viaggio verso la Spagna non dovete avere paura, o almeno non più di quanto ne avevate prima degli attentati di Barcellona.
Quanto successo in queste ore infatti è l’ennesima conferma che tutta Europa - o meglio tutta la cultura occidentale - è nel mirino dell’Isis e non è assolutamente detto che una vacanza verso altri Paesi sia più sicura di un viaggio in Spagna.
Certo nei prossimi giorni Barcellona sarà una città blindata - così come altri punti d’interesse della Spagna - anche perché le autorità sono alla ricerca dell’autore della strage della Rambla. Ma paradossalmente è proprio questo il motivo che rende Barcellona una città più sicura, dove passare le vacanze nel ricordo di chi purtroppo è stato vittima dei folli ideali jihadisti.