Vendite su Tenaris, ma il segnale di allerta è solo sotto questa soglia

Claudia Cervi

17 Novembre 2023 - 08:10

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Il petrolio è crollato sul livello più basso da luglio trascinando con sé Tenaris e i titoli del settore. Il trend rialzista è in pericolo? Attenzione a questo segnale grafico.

Vendite su Tenaris, ma il segnale di allerta è solo sotto questa soglia

Le vendite su Tenaris (-4%) riflettono la brusca frenata del greggio, che ha trascinato al ribasso anche altri titoli petroliferi come Saipem (-4,36%) e Eni (-2,17%). A preoccupare gli investitori, non solo la contrazione dei prezzi del Wti e del Brent, ma anche un pericoloso pattern ribassista in formazione sul grafico di Tenaris. Prima di entrare nel dettaglio, analizziamo il contesto del settore.

Il crollo del petrolio Wti, con una perdita del 4,5% a 73,05 dollari al barile, è stato causato dal balzo delle scorte americane a 3,6 milioni di barili e dai dubbi sulla domanda della Cina. Questo ha influenzato negativamente anche i prezzi del Brent, scesi a 77,60 dollari (-3,4%).

Il calo del prezzo del petrolio è stato determinato da diversi fattori:

  • Le riserve di petrolio statunitensi hanno registrato un aumento di 3,6 milioni di barili la scorsa settimana, mantenendo una produzione stabile a 13,2 milioni di barili al giorno.
  • La produzione industriale negli Stati Uniti è scesa dello 0,6% ad ottobre, influenzata dallo sciopero dei lavoratori dell’auto.
  • In aggiunta, la Cina ha evidenziato un rallentamento del 2,8% nella raffinazione del greggio a ottobre, indicando una riduzione della domanda nella seconda economia mondiale.

In sintesi, l’espansione economica post-pandemia in Cina ha perso slancio, mentre il mercato è ora influenzato da una produzione statunitense record, una diminuzione stagionale della domanda invernale e una riduzione della richiesta cinese. Secondo l’OPEC, tuttavia, il ribasso dei prezzi è da determinato dagli speculatori: secondo alcuni osservatori la riunione del 26 novembre sarà cruciale per invertire questa tendenza al ribasso.

In questo contesto Tenaris potrebbe subire ulteriori pressioni al ribasso e il calo del petrolio potrebbe avere conseguenze significative sulle prospettive future dell’azienda.

Prima di vedere la nuova strategia con un Turbo Unlimited Certificates di BNP Paribas, analizziamo i livelli di supporto e resistenza secondo l’analisi tecnica.

Analisi tecnica Tenaris: strategie operative

Tenaris è tornata sui suoi passi e rischia di cancellare lo strappo al rialzo di inizio novembre, avvenuto dopo la pubblicazione dei conti trimestrali. Il titolo potrebbe dunque colmare il gap del 2 novembre a 15,15 euro scendendo fino ad area 15 per mettere sotto pressione la trend line che sale dai minimi di giugno. Sotto questo riferimento critico il quadro grafico potrebbe deteriorarsi sensibilmente con rischio di affondo verso 14,25 almeno, specie se dovesse completarsi un pattern “island reversal top” sul grafico a candele giornaliere. Al rialzo, servirà la rottura di area 16,60 per rilanciare la crescita verso target a 17,50 circa.

Grafico azioni Tenaris Grafico azioni Tenaris Fonte Teletrader

Tenaris, grafico settimanale. Fonte: TeleTrader

Sintetizziamo di seguito i livelli da monitorare per la nostra strategia:

Trigger: oltre 1,96
Primo target: 2,10 euro
Secondo target: 2,35 euro
Stop loss: 1,75 euro

Tenaris: strategia long con i Turbo Unlimited Long Certificate di Bnp Paribas

Nell’ipotesi di una strategia “long” su Tenaris interveniamo oltre 16,60 per target a 17,50 e 17,90 euro, con stop loss localizzato a 16 euro.

Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Long di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT1R0D6 leva 4,52.

Tenaris: strategia short con i Turbo Unlimited Short Certificate di Bnp Paribas

Se invece ipotizziamo una strategia “short” su Tenaris, occorre attendere la violazione di 15,40 con stop loss localizzato a 16 e obiettivi a 14,70 e 14,20 euro.

Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Short di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT1I3U5 e leva 5,33.

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