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Vaccinazioni in farmacia: approvata la somministrazione da medici
lunedì 10 luglio 2017, di
Le vaccinazioni obbligatorie potranno essere somministrate dai medici direttamente nelle farmacie grazie all’emendamento presente sul Decreto Vaccini emesso dal Ministero della Salute, promosso dal Senatore Mandelli di Forza Italia e approvato la scorsa settimana.
La Fnomceo, Federazione Nazionale degli Ordini di Medici e Chirurghi ha infatti ricordato che l’Art. 102 del Testo Unico delle Professioni Sanitarie ha da sempre impedito lo svolgimento di attività mediche nelle farmacie, in queste sono ovviamente comprese le vaccinazioni.
La contrarietà medici è dovuta all’inadeguatezza delle strutture, alla copertura assicurativa delle farmacie su prestazioni mediche, argomenti più che solidi.
Il Ddl Lorenzin stesso negava l’applicazione del vaccino nelle farmacie, in quanto sovrapposizione di ruoli e incompatibilità. Senza dimenticare che il controllo delle vaccinazioni obbligatorie dettate dal Decreto Vaccini risorse impreviste da addebitare al SSN, proprio ora che la Sanità è in piena revisione di spesa.
Vediamo cosa prevede la normativa sulle erogazioni di prestazioni mediche in farmacia e cosa cambierà con l’approvazione dell’emendamento del Senatore FI Mandelli.
Vaccinazioni in farmacia: l’emendamento controcorrente
Riguardo alle vaccinazioni somministrate in farmacia la Legge finora vigente era molto chiara, poiché negava con fermezza ogni esercizio di attività mediche all’interno dei locali degli esercenti. L’Art. 102 del Testo Unico delle Professioni sanitarie ha però recentemente registrato diversi emendamenti correttivi.
In totale si tratta di 16 emendamenti, non tutti sull’argomento delle vaccinazioni in farmacia. Ciò che sconvolge la Fnomceo è infatti la proposta del Senatore Mandelli di cancellare il divieto e permettere la sovrapposizione di ruoli e competenze, ammettendo la somministrazione di vaccini in farmacia.
L’Art. 102 aveva il chiaro scopo di impedire effetti disastrosi: non soltanto in questo modo il paziente rischia di non poter ricevere l’assistenza necessaria in caso di bisogno, ma espone gli stessi farmacisti a rischi e responsabilità improprie, obbligando ogni esercente a stipulare delle polizze assicurative di copertura.
Recenti modifiche alle vaccinazioni obbligatorie
I vaccini obbligatori potranno essere somministrati in farmacia se a prescriverli ed esercitare sarà un medico, il Decreto Vaccini aggiunge anche questa modifica a quelle già emerse nei giorni scorsi. L’estensione alla farmacia della potestà sulle vaccinazioni non è uno dei cambiamenti avvertiti come passi indietro dai professionisti della Sanità.
Il numero dei vaccini obbligatori è infatti sceso a 10, rispetto ai 12 dichiarati obbligatori inizialmente dal Decreto 73/2017, comprendendo:
- anti-poliomielitica;
- anti-difterica;
- anti-tetanica;
- anti-epatite B;
- anti-pertosse;
- anti-Haemophilus influenzae B;
- anti-morbillo;
- anti-rosolia;
- anti-parotite;
- anti-varicella.
I vaccini per anti-menigococcica B; anti-meningococcica C, anti-pneumococcica, anti-rotavirus, invece, saranno solo consigliati.
Notevole è la stretta sui prezzi dei vaccini per il SSN, argomento forte delle posizioni anti vaccino, costantemente a caccia di prove contrarie e teorie di complotto.
Un’ulteriore modifica al Decreto Vaccini ha infatti imposto la negoziazione obbligatoria dell’Aifa, Agenzia della Farmacovigilanza Italiana, così da impedire guadagni illeciti ai giganti farmaceutici ed evitare conflitti di interesse.
La stessa Aifa dovrà stilare un dossier annuale sui risultati raggiunti dalle campagne di vaccinazione. Alla luce delle dichiarazioni dell’Anac su quanto oscuro sia il lato economico della Sanità in Italia, questa precisazione non può che essere apprezzata.