Le quotazioni di Banco BPM sono vicine a una resistenza fornita da un livello orizzontale di medio periodo. Operativamente, si potrebbero valutare strategie di natura short con i Turbo Certificates di BNP Paribas in caso di ulteriori eccessi rialzisti
Banco BPM
Nelle scorse sedute, le quotazioni di Banco BPM hanno dimostrato un andamento estremamente tecnico e dimostrando la forza dell’uptrend in corso.
Banco BPM, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Graficamente infatti, dopo aver violato la linea di tendenza che unisce i massimi del 20 a quelli del 26 settembre 2018, i corsi hanno iniziato una fase lateral-discendente, la quale ha visto un incremento della pressione ribassista il 31 gennaio 2020.
In tale seduta, il titolo ha subito un forte ribasso, portandosi al di sotto della media mobile semplice a 200 giorni e dando vita a una Marubozu negativa. La sessione successiva ha permesso ai compratori di effettuare il pullback quasi chirurgico del livello dinamico menzionato prima, dando vita a un intenso impulso ascendente.
Con questa serie di acquisti, le quotazioni sono riuscite ad effettuare la violazione della trendline disegnata con i massimi del 17 ottobre e 13 dicembre 2019, mirando ad un nuovo test della coriacea resistenza a 2,1645 euro, ereditata dai massimi del primo marzo 2019.
L’ostacolo in essere ha già impedito agli acquirenti di avanzare in altre quattro occasioni: sembra quindi ragionevole attendersi una correzione anche nel caso di un nuovo tentativo di rottura.
Strategie operative su Banco BPM
Dal punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di natura short nel caso di un nuovo test della resistenza a 2,1645 euro. Lo stop loss sarebbe individuato a 2,2286 euro, mentre l’obiettivo principale a 2,0580 euro. Il target finale sarebbe invece localizzato a 2,045 euro.
Per questo tipo di operatività si adatta bene il Certificato Turbo Short di BNP Paribas con ISIN NL0014035537 e leva 4,03.
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