Oro: raggiunte le resistenze di lungo periodo, come operare?

Ufficio Studi Money.it

13 Agosto 2019 - 09:01

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Le quotazioni dell’oro hanno dimostrato una grande forza nell’ultimo periodo, complici i ribassi dei mercati azionari causati dall’escalation della trade war e dai timori sulla crescita globale. Graficamente, il prezioso per eccellenza presenta una situazione costruttiva, ma una presa di respiro appare ragionevole

Proseguono i rialzi sull’oro, che nelle ultime sedute ha effettuato una ripartenza dalla soglia psicologica dei 1.500 dollari l’oncia. Il metallo giallo sta beneficiando del clima di risk off sui mercati azionari, complici le escalation sul fronte commerciale tra Usa e Cina e i timori per la crescita globale.

Oro, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

La struttura grafica del prezioso è iniziata a migliorare in maniera decisa con il superamento della linea di tendenza di lungo periodo che unisce i top del 17 marzo 2014 a quelli dell’11 luglio 2016. Recentemente poi, i compratori sono riusciti ad effettuare la rottura del canale ascendente evidenziato nel grafico, aprendo la strada al raggiungimento di nuovi massimi dal 12 aprile 2013.

Le quotazioni si stanno però avvicinando ad una coriacea resistenza di lungo, a 1.535,0699 dollari l’oncia, lasciata in eredità dai minimi del 26 settembre 2011. L’importanza di questo livello orizzontale si denota dalla reazione dei prezzi alla sua rottura del 2013: di fatto, il breakout di quest’area ha fatto sì che i venditori incrementassero la loro pressione portando l’oro a sprofondare di oltre 400 dollari in due anni. Oltre a questo, l’RSI settato a 14 periodi sta mettendo in luce una divergenza di inversione bearish.

Questi elementi, che ragionevolmente non porteranno ad un’inversione dell’uptrend, potrebbero dare vita ad una correzione, la quale avrebbe la possibilità di essere sfruttata dagli operatori sia per lo short di breve che in ottica di posizionamenti long di ampio respiro.

Strategie operative sull’oro

Considerando la vicinanza a livelli resistenziali importanti, si potrebbe sfruttare l’occasione per implementare strategie di matrice short di breve periodo da 1.535 dollari. Lo stop loss potrebbe essere posto a 1.553 dollari, mentre l’obiettivo principale a 1.510 dollari. Il target più ambizioso sarebbe invece localizzato a 1.470 dollari, al re-test del canale ascendente menzionato nel corso dell’analisi.

Per questo tipo di operatività, si adatta bene il certificato Turbo Short di BNP Paribas con ISIN NL0013643018 e leva 4,95.

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