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Ritardo pagamenti: le Amministrazioni Finanziarie sono le peggiori
domenica 1 ottobre 2017, di
Ritardo nei pagamenti: le Amministrazioni Finanziarie sono tra le peggiori nel fornire i pagamenti ai propri fornitori.
Il paradosso colpisce soprattutto Equitalia, l’ex agente della riscossione, invece di dare il buon esempio.
A denunciare i gravi ritardi nei pagamenti è la Cgia di Mestre, facendo luce sulle tempistiche avute da Equitalia con le fatture nei confronti dei propri fornitori.
I pagamenti sono infatti avvenuti tardivamente, rispetto ai tempi fissati dalla normativa.
Ben 13 giorni di ritardo, secondo l’associazione degli artigiani, che ha analizzato la banca dei dati del Mef riguardanti i pagamenti della Pa.
Ma a far compagnia all’ex Equitalia, oggi Agenzia dell’Entrate-Riscossione, ci sono altri istituti. Vediamo quali.
I peggiori pagatori sono le Amministrazioni Finanziarie
Che a tardare nei pagamenti siano le stesse Amministrazioni Finanziarie, come ad esempio l’ex Equitalia, può sembrare un colmo, eppure secondo la Cgia risulta così.
Il dato a cui si fa riferimento è relativo al 2016, quando Equitalia aveva un ritardo nei pagamenti delle fatture di ben 13 giorni.
Equitalia è implacabile quando si tratta di andare a caccia dei soldi che i contribuenti devono versare, ma non è altrettanto inflessibile quando si tratta di pagare i suoi fornitori.
Ma l’ex agente della riscossione non risulta essere il peggiore: in cima alla lista compare l’Inps, con 29 giorni di ritardo nei pagamenti e la Sogei Spa con 14.
Inail ed Equitalia a pari merito con 13 giorni di ritardo, che seppur di meno rispetto all’Inps, sono notevoli per il ruolo svolto fino a luglio scorso.
La legge prevede infatti che il pagamento fattura avvenga entro 30 giorni dalla data di ricevimento.
Altri casi di ritardo nei pagamenti
I Ministeri non sono da meno.
Secondo lo studio della Cgia i giorni tardivi rispetto alla scadenza superano il mese di tempo:
Anche per molti ministeri il rispetto dei tempi di pagamento è un optional. Se nel 2016 agli Interni hanno saldato le fatture con 58 giorni medi ponderati di ritardo, il ministero della Giustizia lo ha fatto dopo 52, la Difesa dopo 46 e lo Sviluppo Economico dopo 38. I più virtuosi, invece, sono stati il dicastero dell’Ambiente, che ha anticipato il saldo fattura di 7 giorni, e i ministeri degli Esteri e dell’Economia e delle Finanze che, entrambi, hanno liquidato i fornitori 4 giorni prima della scadenza di pagamento.
Successo e insuccesso della fatturazione elettronica
I dati forniti dal Mef permettono di valutare la trasparenza delle operazioni effettuate dagli istituti, ma allo stesso tempo ne rivelano alcune lacune.
Come ad esempio l’utilizzo della fatturazione elettronica: obbligatoria per tutte le pubbliche amministrazioni dal 31 marzo 2015, le cui regole non sono state rispettate da ben 6.898 enti, circa poco più della metà, nel 2016.
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